Javier Zanetti, ex capitano e ora vice presidente dell’Inter, ha voluto raccontare Sinisa Mihajlovic con la maglia della Beneamata. Queste le sue parole:
“Stavamo per scendere in campo e poi la vita ha voluto ricordarci che tutto può cambiare da un momento all’altro. Abbiamo fatto un minuto di silenzio per Sinisa e scritto il suo nome con il numero undici col pennarello”.
Zanetti conclude: “Il suo carattere era molto diverso dal mio, è vero, però stare con lui era davvero un enorme piacere. Non dimenticherò mai il suo arrivo all’Inter perché dopo cambiò tutto e iniziò il nostro ciclo vincente. Sinisa non era diplomatico, ma non ho mai pensato che lui avrebbe potuto evitare di esprimere un parere con modi abbastanza diretti. Lui raramente esprimeva qualcosa fuori luogo, per lui provavo un grande rispetto. Era un uomo profondo e ogni sua parola aveva senso”, ha detto l’ex capitano.
IL PRIMO CONTATTO CON SINISA
“Lo ricordo benissimo durante un match tra Inter e Sampdoria. Lo conoscevo dai tempi della Stella Rossa con cui aveva vinto anche la Champions League. Aveva iniziato da terzino, un difensore molto forte e ora che la costruzione dal basso va di moda con i suoi piedi si costruiva alla grande. Pazzesche le sue punizioni, davvero. Le ricordo bene all’Inter, con il Chino Recoba e Sebastian Veron faceva delle sfide ad Appiano Gentile. Quante sfide direi!”.
SINISA UOMO