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Fonseca non ci sta: “Ogni contatto è rigore, sta diventando un circo”

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Paulo Fonseca, allenatore del Milan, ha parlato dopo la sconfitta contro la Fiorentina a Firenze. Queste le sue parole:

“Sui rigori non voglio dire nulla, perché io amo il gioco del calcio e non voglio contribuire a un tale circo. Ormai si fischia ogni contatto ed ogni contatto diventa rigore. Il calcio che conoscevo non è così, perché lo stesso calcio è un gioco di contatto. Fino a questo momento abbiamo fatto bene, ma c’è stato qualche problema di aggressività difensiva e quando sbagliamo due rigori prendendo gol così, diventa molto difficile vincere, a prescindere da tutte le opportunità che ti crei. Faccio fatica a spiegare certi gol subìti e faccio fatica a commentare la mancata aggressività nel chiudere alcuni spazi”.

Fonseca continua: “Dei rigori sbagliati non so cosa dire perché il rigorista è Pulisic, non so perché i giocatori hanno cambiato idea. Sono molto arrabbiato e ho detto ai ragazzi che non deve succedere più una cosa del genere. Dell’arbitro non mi piace parlare, ma come ho detto prima non è il calcio che conoscevo. Il gioco del calcio è fatto di contatti e un tocco non può essere sufficiente per fischiare il rigore. Ormai basta che ci sia un semplice tocco e l’arbitro ha il fischietto in bocca. Per me questa situazione non aiuta, diventa un problema per tutti. Il calcio non è un circo. Io non parlo solo dei rigori contro, parlo anche dei rigori che hanno fischiato a noi, non mi piace questa cosa. Quanti rigori vedremo fino a fine campionato?”.

L’agente di Radu: “Sta ancora all’Inter ma ha fatto un grande errore”

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Oscar Damiani, agente di Ionut Radu, è intervenuto sul palco di Palermo Football Conference dove ha parlato del suo assistito. Queste le sue parole sul portiere rumeno ormai fuori dal progetto dell’Inter:

“Devo essere sincero con voi, ma io ho cresciuto il ragazzo fin da quando era piccolo e giocava per il Pizzighettone. Sicuramente avrà avuto tante sfortune durante la carriera, ma ci sono stati anche errori da parte sua. Uno dei più grandi, perché gliel’ho detto anche a lui e ora lo ribadisco davanti a tutto il pubblico, è stato quando ha rifiutato di andare a giocare per il Palermo. Gli stava un po’ stretta la Serie B e adesso la situazione è abbastanza complicata. Per me ha sbagliato, però stiamo aspettando una squadra che creda in lui”, ha detto l’agente di Radu.

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Criscitiello: “Conte non è obbligato a vincere, invece Inzaghi e Motta si”

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Durante il suo editoriale per il portale di Sportitalia, Michele Criscitiello, direttore di quest’ultimo, ha commentato la lotta scudetto in Serie A. Le sue parole:

“Antonio Conte merita sempre grande rispetto per il semplice fatto che è in grado di essere un vincente in entrambe le vite. A Napoli non ha ancora fatto nulla, anche perché la strada è lunga e lui sa bene che vincere a Napoli non è scontato come all’Inter o alla Juve. Questa possiamo considerarla come la grande sfida della sua vita. Se veramente riuscisse a portare lo scudetto al sud, diventerà di diritto un pezzo della nostra storia contemporanea. Lui è unico nel suo genere e riesce a far giocare bene la squadra, sa comunicare e capisce tempi e modi. Viene circondato dalle persone giuste e ha quella personalità che riesce a mettere la sua persona prima di tutti e fa da scudo nei momenti difficili. Ricostruire questo Napoli non era per niente facile, ma lui ci è riuscito, dopo l’imbarazzo della scorsa stagione”.

Criscitiello continua: “Non è detto che vincerà lo scudetto, però deve puntare al ritorno in zona Champions. La sua megalomania e la sua testardaggine non lo porteranno di sicuro ad accontentarsi del secondo posto, del terzo o quarto: lui vuole vincere. Simone Inzaghi e Thiago Motta sono quasi obbligati a vincere, invece Conte non ha obblighi, però i conti li fa tutti i giorni. Rimarrà il più grande rimpianto del Milan, perché non farlo sedere neanche è stato un affronto che i rossoneri non potevano permettersi”.

Sportitalia

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