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Zangrillo: “Serve consolidamento economico per poter dire di no al signor Marotta che vorrebbe regalato Gudmundsson”

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Durante l’evento Incontri d’estate organizzato dall’emittente di Genova Telenord, Alberto Zangrillo, presidente del Genoa, si è espresso così davanti ai giornalisti presenti riguardo le prospettive del sui club. Queste le parole del numero uno rossoblù:

“Per prima cosa il Genoa deve tornare dove manca da un bel po’ di tempo. Per fare ciò serve un consolidamento economico che ti consenta di poter usufruire di una squadra che ha un valore. Ti consenta di poter usufruire di questo valore, che tu lo controlli e sei il padrone di questo valore. Ti consenta di dire di no al signor Giuseppe Marotta quando vorrebbe che tu gli regalassi un giocatore di livello come Albert Gudmundsson. Questo lo dico al mio amico Beppe senza nessun tipo di malignità”.

Zangrillo aggiunge: “Per quanto riguarda Albert, dico ciò perché lui piace molto all’Inter. Infatti, ho detto al ragazzo che spero che lui possa sognare e continuare a sognare. Voglio, però, aggiungere che il Genoa deve essere padrone di se stesso: se il Genoa vende Josep Martinez è perché pensa di poterselo permettere, perché al posto suo arriva uno migliore di Martinez, e anche se va via Albert Gudmundsson, come è andato via Radu Dragusin, abbiamo visto di aver fatto ancora meglio”, conclude.

Telenord

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Romano – Stefano Pioli riparte dall’Al Ittihad: ad agosto amichevole con l’Inter?

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Stefano Pioli partirà dall’Arabia Saudita. Dopo essere stato esonerato dal Milan, il tecnico parmigiano sarà un nuovo allenatore dell’Al Ittihad. Lo conferma Fabrizio Romano.

“Stefano Pioli ha scelto di ripartire dalla Saudi Pro League: firmerà un contratto di tre anni con l’Al Ittihad”.

Qualora la notizie dovesse essere confermata, l’ex tecnico milanista giocherebbe uno dei primi test amichevoli proprio con l’Inter sul campo del Monza il sette agosto. Chissà se anche questa volta terrà il pallone l’Al Ittihad per i primi 4 minuti…

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Prandelli: “Il blocco Inter ha deluso perché erano giù, avevano vinto troppo presto per restare in condizione”

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Anche Cesare Prandelli si è concesso davanti ai microfoni per parlare della delusione dell’Italia in Euro 2024. Queste le parole dell’ex ct ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:

“Secondo me il problema non è la sconfitta in sé, perché sono sicuro che sarà subito metabolizzata e presto gli azzurri andranno carichi contro la Francia nella sfida di settembre. Serve sicuramente ringiovanire la rosa perché è necessario. Non dico tanto per l’età perché la nazionale è giovane, intendo essere più giovani nello spirito di squadra e soprattutto nella testa. Però mi chiedo, cosa è successo a Berlino? I giocatori sembravano catatonici. Come puoi dare un giudizio su una prestazione del genere? Avete visto la Georgia?”.

Prandelli continua: “Un problema di distanza tra ct e allenatore? E’ una domanda molto difficile e non trovo una vera risposta. I grandi tornei, anche quelli che abbiamo vinto, sono spesso condizionati da episodi, insomma, puoi intervenire fino ad un certo punto. C’è però da ridurre il proprio ego, ovvero il tuo io, e metterti a disposizione della squadra e adattarti ai giocatori. Dico così perché non sei un tecnico federale che conosce i giocatori da quando avevano 14 anni, hai poco tempo e poca confidenza. I troppi cambi non li ho capiti perché non ero nella testa di Spalletti, ma probabilmente non aveva garanzie e riceveva risposte poco rassicurante, di conseguenza in qualche modo ha cercato di trovare equilibrio. Non è stato troppo facile, perché il blocco Inter ha deluso per il fatto che erano giù, avevano vinto lo scudetto molto presto per rimanere in condizione. Dispiace dirlo ma è così”.

La Gazzetta dello Sport

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