Bologna-Inter si deve giocare, lo ha stabilito il Collegio di Garanzia dello Sport che respinge il ricorso dell’Inter. Si mette così fine a una lunga vicenda extra campo che dura ormai da oltre tre mesi, da quel 6 gennaio in cui la sfida del Dall’Ara non fu giocata per via delle disposizioni della Asl emiliana che vietò ai giocatori felsinei di abbandonare il regime di quarantena. L’Inter di Zhang, che era partiti per raggiungere la città bolognese, ha presentato ricorso alla Corte d’Appello Figc contro la decisione del giudice sportivo di non assegnare lo 0-3 a tavolino e di far giocare la partita rinviandola, quindi si sono rivolti al Collegio di Garanzia dello Sport: la “cassazione” ha però stabilito che la partita si dovrà giocare e che per balzare in vetta al campionato i ragazzi di Inzaghi dovranno vincere sul campo anche questa partita.
Ricorso Bologna-Inter, Chiacchio: “Caso atipico”. Il legale nerazzurro: “I felsinei sempre in silenzio”
Giornata fondamentale per l’Inter. Infatti, verrà discusso al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni il ricorso della società nerazzurra in merito alla decisione di disputare il match Bologna-Inter per la gara non disputata lo scorso 6 gennaio. I felsinei non si presentarono perché bloccati dall’Asl emiliana a causa del focolaio di Covid, ma per il club ricorrente non sussisteva la ‘causa di forza maggiore’. Come riporta oggi Sport Face, il legale della società ha spiegato le ragioni della Beneamata: “Il Bologna non si è presentato in campo ma non ha nemmeno mai invocato la causa di forza maggiore. Il club felsineo non ci ha detto se aveva 7 tesserati da schierare in campo. Riteniamo che il silenzio del Bologna fosse volto a nascondere la loro possibilità di giocare”.
Il legale del Bologna riponde: “Il provvedimento della ASL impediva al Bologna di giocare. Causa di forza maggiore? Il 5 gennaio il Bologna ha comunicato con una pec a Giudice Sportivo, Lega, Federcalcio, Inter e Cagliari il provvedimento della ASL. Non poteva giocare”.
L’avvocato del Torino, Eduardo Chiacchio, ha parlato così: “Mi aspetto che il ricorso dell’Atalanta venga respinto, non credo abbiano chances di vincerlo. Ricorso Bologna-Inter? E’ un caso atipico..”. Le sentenze sono attese nel tardo pomeriggio.
Sport Face
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Sconcerti in versione Pioli: “Irregolare giocare in orari diversi”
Mario Sconcerti in versione Stefan Pioli è intervenuto ai microfoni di Maracanà, trasmissione di TMW Radio:
“Personalmente ho da fare una piccola battaglia. Non è regolare che si giochi in orari e giorni sfalsati in queste ultime partite. Non è decisivo il cambiamento di orario, però è un fattore di disturbo che andrebbe evitato. Quando l’arbitro Orsato a Inter-Juve non espulse Pjanic, il Napoli perse lo scudetto in albergo. Farle tutte nello stesso orario non sarebbe un grande sacrificio. Per regolarità, si dovrebbero fare tutte alla stessa ora. Sarebbe televisivamente anche un grande evento, che porterebbe pubblicità e tanti spettatori in più. E comunque è un problema di regolarità. Giocare il giorno dopo addirittura è uno svantaggio. Non è un fattore decisivo, ma è un fattore. Il Milan per la seconda volta dovrà giocare sotto l’obbligo di vincere, cioè un giudizio preventivo a posteriori, una contraddizione in termini. Non si perdono forse campionati per questo, ma il dovere è dare a tutti le stesse regole e le stesse possibilità, di orario, di meteo, di coscienza del risultato. Per capire Inter-Verona bisogna aspettare questo pomeriggio e il dopo cena. Non ne conosco la logica. Solo una tiepida ingiustizia di fondo che qualcuno dovrebbe finalmente lamentare”, ha detto Sconcerti.