Mino Raiola è morto. Ad annunciare la scomparsa del procuratore di Zlatan Ibrahimovic, Stefan De Vrij, Denzel Dumfries, Gigio Donnarumma e Paul Pogba è stata la sua famiglia tramite una nota ufficiale pubblicata sul suo Twitter nella quale si legge: “Annunciamo la morte di Mino Raiola, il più straordinario procuratore di sempre. Ha lottato fino all’ultimo con tutte le sue forze, come faceva per difendere i suoi calciatori”.
Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti collegati con Appiano Gentile. Queste le sue parole: “Abbiamo preparato la gara in due giorni ma sappiamo che in un grande club si gioca con maggior continuità e rientra nella nostra routine stagionale”
HANDANOVIC
“Ha un problema importante che non gli ha permesso di esserci a Bologna, oggi ha fatto un lavoro parziale non in gruppo c’è qualche speranza e ci proverà se non dovesse farcela abbiamo le alternative”.
BOLOGNA-INTER
“L’umore dopo Bologna non era dei migliori ma in questi giorni ho visto bene la squadra, ottimo spirito di gruppo e ci vogliamo credere fino alla fine, tutte le gare sono difficili su qualunque campo, mancano quattro gare con la finale di coppa Italia e poi faremo la conta alla fine della stagione. Ci auguriamo di regalare altre soddisfazioni ai nostri tifosi”.
CAMPIONATO
“Analogie con la gara con il Milan? Rivedendole in entrambe avremmo meritato altri risultati, abbiamo giocato un ottimo primo tempo con grande intensità e il pareggio non era il risultato corretto, un errore del portiere risalta tanto ma se fossimo stati sul 3 a 1 non se ne sarebbe parlato – spiega Inzaghi -. Tutto rientra nei parametri del calcio, questo recupero aveva fatto parlare tanto, lo avremmo voluto giocare a gennaio invece lo abbiamo giocato ora e perso, può succedere di tutto da qui alla fine”.
RADU-CORDAZ
“Abbiamo qualche problematica, rientra Gosens e rintra Vidal, non ci saranno Calha e Bastoni. In caso di assenza di Handanovic giocherà Radu, avrà una carriera importante davanti a lui. Per le scelte aspetto domani che avremo un risveglio muscolare per valutare”.
BASTONI
“Per quanto riguarda il suo rientro speriamo di recuperarlo per la finale di Coppa Italia, ha avuto un problemino in rifinitura, sembrava un affaticamento ma invece era qualcosina in più”.
RADU
“Si è sempre allenato nel migliore dei modi, non sono per l’alternanza dei portiere per me ci sono delle gerarchie, Handanovic ha fatto un’ottima stagione, Radu mi ha dato sempre fiducia e non ho pensato fosse necessario fargli fare gare in più”.
ERRORI
“Quando si perde si commettono errori, inevitabile. Nella gara di mercoledi dovevamo essere cinici nel primo tempo, quando abbiamo creato e avuto predominio, non siamo riusciti ad ammazzare la gara e abbiamo perso. Ora siamo ad inseguire ma noi dobbiamo focalizzarci sulla nostre gare e dove possiamo incidere senza guardare gli altri campi. Questo campionato riserva sorprese ogni domenica”, ha detto Inzaghi.
Fabio Capello è stato intervistato da LaGazzetta dello Sport per parlare della corsa scudetto. Queste le sue parole:
“La favorita per lo scudetto resta l’Inter, almeno leggendo il calendario. Ma vince chi non sbaglia. E sono curioso di vedere la reazione dei nerazzurri: dopo la Juve si erano caricati ed erano tornati i più forti, vediamo che contraccolpo avrà la delusione di Bologna. Io promuovo Inzaghi. Lo stiamo processando per una papera del portiere. Vedo voti altissimi al Bologna: meritati per impegno e generosità, ma l’Inter ha attaccato per 90’, il Bologna ha fatto un tiro e mezzo. E vinto”.
RADU
“Radu, Buffon, Meret. Troppi. I portieri sono bravi con le mani, non sempre di piede: se pressati in velocità soffrono. Non voglio dare contro la costruzione dal basso, ma sarebbe bene rendersi conto che all’estero si va più veloce e verticale e si evitano quei tocchi rischiosi in zone pericolose”.
SACCHI
“Non condivido le parole di Arrigo: l’Inter gioca un buon calcio, a tutto campo. L’ho vista pressare spesso in attacco. Ha fasi diverse: a volte si chiude, altre va avanti con tanti uomini. È quella che segna di più e subisce meno gol. Non credo che il suo calcio sia preistorico. E comunque: per giocare un calcio più evoluto devi avere giocatori di qualità, oltre ad avere idee e saperle trasmettere”.
CONTE-INZAGHI
“La squadra era praticamente la stessa di Conte, tranne Lukaku e Hakimi, due uomini fondamentali che consentivano velocità e profondità in attacco. Inzaghi ha dovuto cambiare: per arrivare in porta ha bisogno di più passaggi”, ha concluso Capello.