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Inter-Sampdoria, le formazioni ufficiali: Lautaro e Correa in attacco

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L’Inter in campo per la 38ª e ultima giornata di Serie A contro la Sampdoria. Alle 18 i nerazzurri di Simone Inzaghi affrontano a San Siro gli uomini di Marco Giampaolo. In porta Samir Handanovic, davanti a lui il trio Milan Skriniar, Stefan De Vrij e Alessandro Bastoni. In mezzo al campo Marcelo Brozovic insieme a Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu. Sulle fasce spazio per Denzel Dumfries a destra e Ivan Perisic a sinistra. In attacco giocherà Joaquin Correa insieme a Lautaro Martinez.

Queste le formazioni ufficiali di Inter-Sampdoria:

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni; 2 Dumfries, 23 Barella, 77 Brozovic, 20 Calhanoglu, 14 Perisic; 10 Lautaro, 19 Correa.
A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 7 Sanchez, 8 Vecino, 9 Dzeko, 13 Ranocchia, 18 Gosens, 22 Vidal, 32 Dimarco, 33 D’Ambrosio, 36 Darmian, 88 Caicedo.
Allenatore: Simone Inzaghi.

SAMPDORIA (4-5-1): 1 Audero; 24 Bereszynski, 25 Ferrari, 22 Yoshida, 3 Augello; 87 Candreva, 88 Rincon, 14 Vieira,  2 Thorsby, 11 Sabiri; 10 Caputo.
A disposizione: 30 Ravaglia, 33 Falcone, 5 Sensi, 16 Askildsen, 26 Magnani, 27 Quagliarella, 28 Yepes, 29 Murru, 38 Damsgaard, 39 Di Stefano, 40 Somma, 70 Trimboli.
Allenatore: Marco Giampaolo.

Arbitro: Di Bello.
Assistenti: Preti, Giallatini.
Quarto Uomo: Pezzuto.
VAR: Irrati.
Assistente VAR: Meraviglia.

Squalificati
Inter: –
Sampdoria: Colley (1).

Diffidati
Inter: Bastoni, Darmian, Inzaghi (allenatore), Perisic, Vidal.
Sampdoria: Ekdal.

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Handanovic: “Vinti trofei restando uniti in ogni momento. Ecco cosa invidio agli altri ruoli in campo”

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Samir Handanovic e l’Inter hanno esteso di un altro anno il rapporto di lavoro che li lega dal 2012. Il capitano ha capito che la futura titolarità spetterà ad André Onana, ma è bastato mettere in chiaro le cose per arrivare alla fumata bianca. Il nuovo stipendio di Handanovic sarà di circa 2,5 milioni di euro più bonus, un’investitura significativa da parte dell’Inter, che in questo periodo deve fare i conti con i diktat imposti dalla proprietà, che ha indicato la rotta del taglio dei costi, necessario per rincorrere il pareggio di bilancio. Uno sforzo che spiega come l’Inter non abbia alcun dubbio in merito all’importanza di avere in rosa una figura come quella del portiere sloveno.

Il capitano nerazzurro è stato il protagonista del Matchday Programme alla vigilia della gara contro la Sampdoria. Queste le sue parole:

“Nell’ultimo anno abbiamo alzato tre trofei, frutto di un grande e lungo lavoro. Abbiamo vissuto delle emozioni potenti, dopo lo Scudetto abbiamo vinto altri due trofei e lo abbiamo fatto restando uniti in ogni momento e mettendo tutto in campo, gara dopo gara. Ognuna di queste partite rimarrà speciale per me, dalla gara contro il Crotone della scorsa stagione fino al successo in Supercoppa Italiana, fino alla più recente: la vittoria all’Olimpico contro la Juve nella finale di Coppa Italia. Altri ruoli in campo oltre al portiere? Avrei piacere di sentire una volta quell’emozione enorme che provano gli attaccanti quando segnano”.

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Dopo la promozione in Serie B, per il presidente del Modena, Carlo Rivetti, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Foglio. Queste le sue parole:

“Questa promozione mi sembra quella dell’Inter nel 2010, a Madrid. Non vado a San Siro da un po’. Sono davvero orgoglioso di aver vissuto questa cavalcata così intensa. Questa società è competente e sa quello che fa, sono sicuro che faremo bene anche il prossimo anno. L’obiettivo sarà quello di dare fastidio a tutte le squadre”. 

Rivetti ha aggiunto: “Dopo aver sposato una juventina convocai i figli e dissi loro che potevano scegliere di fare il tifo per 17 delle 18 squadre della Serie A di allora, ma non per quella squadra che neppure nominavo. Tutte tranne quella della mamma, pena essere immediatamente diseredati. Silvio e Camilla scelsero il Milan. Era quello vinci tutto di Sacchi. Matteo scelse l’Inter e si ritrovò da solo. Non sapeva con chi andare allo stadio. Lo accompagnai. Era l’inizio dell’epoca di Massimo Moratti. Abbiamo fatto l’abbonamento nel primo anno di Moratti. Piano piano ho cominciato a tifare anch’io per l’Inter. Che sofferenza. Poi però è arrivato il Triplete… un’emozione paragonabile a quella della promozione con il Modena”.

Il Foglio

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