Marco Materazzi si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per parlare del rinnovo di Lautaro Martinez con l’Inter. Queste le parole dell’ex difensore nerazzurro:
“Secondo me questo rinnovo fino al 2029 è un chiaro segnale: attaccamento alla maglia. Per me Lautaro è un interista vero, lui è il nostro capitano. L’argentino non ha fatto come qualcuno che si è riempito la bocca di cavolate e poi è andato a firmare per altre squadre. Non mi riferisco a qualcuno in particolare, ma dico che negli ultimi tre, quattro anni ce ne sono stati parecchi giocatori che hanno voltato le spalle all’Inter e qualche mese dopo se ne sono pentiti”, ha detto Materazzi.
Nella prossima stagione vedremo per la prima volta una vera e propria rivoluzione della Champions League. La competizione cambia format e si passa dalle attuali 32 squadre a 36. Grazie a questo cambiamento cambieranno anche i guadagni, Transfermarkt.it in collaborazione con Calcio e Finanza hanno stimato i ricavi minimi della partecipazione alla nuova Champions per i club italiani: si tratta di Inter, Atalanta, Bologna, Milan e Juve.
“Tornando ai ricavi minimi – si legge -, si inizia con il bonus per la partecipazione. Tutti i trentasei club che parteciperanno per la prima fase a eliminazioni riceveranno la cifra di 18,62 milioni di euro. La cifra aumenta di un milione, ma questa quota viene suddivisa in un acconto iniziale di 17,87 milioni di euro e con un saldo successivo di 750 mila euro. All’ultima voce descritta vanno aggiunti anche i bonus per la partecipazione e i bonus minimi per i risultati. L’Inter sarà il club italiano che incasserà di più in questa nuova Champions League. E’ una quota di partenza e arriva a quasi 51 milioni di euro. Poi c’è la Juve che insegue con 49 milioni, l’Atalanta con 46, il Milan 43 e infine il Bologna con 26 milioni di euro”.
Nella cifra totale vanno aggiunti i bonus per i risultati, l’anno scorso valevano 2,1 milioni le vittorie e 700mila i pareggi. Invece l’anno prossimo le vittorie saranno 2,8 milioni e i pareggi 930mila euro. E’ previsto anche un bonus extra per il piazzamento nella classifica finale: in poche parole ogni squadra riceverà una somma basata sulla propria classifica al termine della fase a gironi. Allo stato attuale la squadra di Simone Inzaghi incasserebbe 32 milioni tra quota europea e quota non europea.
Durante un evento per la festa dei 125 anni del Milan, Paolo Scaroni rilascia alcune dichiarazioni. Dichiarazioni che sicuramente esaltano il tifoso medio rossonero, ma che sicuramente lo illudono, visto che gridare alle sette Champions League in continuazione per poi sparire per anni non è sinonimo di grandezza:
“Vorrei arrivare almeno sul podio del presidente più longevo della storia del Milan. Con Yonghong Li non eravamo mai in ordine con i conti e i soldi per iscriversi in Serie A arrivavano all’ultimo momento. Ritengo i cinque anni più bui al Milan, però qualche passetto avanti lo abbiamo fatto perché lo scudetto è stato un’emozione come mai nella mia vita. Noi siamo un’istituzione iconica e riusciamo ad essere anche giovanissimi. Questi giovani intorno mi manifestano tanta passione. Vorrei ricordare che restiamo il più grande club di Milano e non ne conosciamo altri”, frase di troppa spocchia del presidente rossonero. D’altronde sono abituati ad esaltarsi durante il periodo estivo. Un’esaltazione che si presenta sempre puntuale.
Infine Scaroni aggiunge: “Tutto il calcio italiano vive per la Serie A, perché noi diamo soldi alla Serie B e agli arbitri. Pagare tutti i conti e non contare niente in Federazione mi è sempre sembrato abbastanza strano. Il sistema deve cambiare, perché mentre la Premier League incassa 2,2 miliardi di euro, la Serie A 200 milioni di euro. Insomma, undici volte tanto”.