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Pratali: “Asllani? Sempre stato interista. Ha fatto un dispetto a suo padre”

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Francesco Pratali, ex giocatore dell’Empoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Tuttosport. Pratali ha raccontato Kristjan Asllani, promesso sposo dell’Inter. Queste le sue parole:

“A livello calcistico è cresciuto nella Butese, poi a 6-7 anni gli consigliai di scegliere l’Empoli, dove io militavo: è una società che valorizza i giovani – racconta l’ex giocatore – Lo vedevi al bar a prendere le patatine palla al piede. Sembrava davvero Oliver Hutton di Holly e Benji. Già a sei anni palleggiava in modo incredibile: stava ore ad esercitarsi in piazzetta e a giocare con gli amici. Kristjan è sempre stato forte”.

“Tecnicamente – spiega Pratali -, Asllani è sempre stato ambidestro. Può calciare allo stesso modo e con la stessa precisione: una cosa che colpisce adesso, figurarsi quando lo faceva da ragazzino con i calci d’angolo. Impressiona la sua personalità. Gioca a San Siro, come nella piazzetta del paese. Asllani è un top sotto questo punto di vista. Lui vice Brozovic? Perfetto. Lui è uno che vede il gioco lungo e corto. Ha qualità tecnica e corre tanto. È da top club insomma. Può giocare anche mezzala e trequartista. Come testa è un ragazzo eccezionale, di grande umiltà. E aggiungo un’altra cosa: Kristjan è sempre stato tifoso nerazzurro. Ha fatto un dispetto a suo padre che è un tifoso del Milan, ma ora vedrà che il papà cambierà squadra”.

Tuttosport

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Osimhen: “Lo scontro con Skriniar è stato come un infortunio pre-morte”

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Victor Osimhen, attaccante del Napoli, è stato intervistato dai microfoni di Wazobia FM dove ha raccontato in maniera dettagliata lo scontro avuto con Milan Skriniar nella sfida tra l’Inter e gli azzurri. Uno scontro molto doloroso per l’attaccante partenopeo:

“Quell’infortunio che ho avuto durante lo scontro con Skriniar è stato come un infortunio pre-morte – dice Osimhen -. Sono l’unico che l’ha sentito e posso parlare solo io di come mi sono sentito perché era il mio viso e il mio corpo. Ma essendo riuscito a stare in piedi senza usare la barella, uscendo dal campo da solo, ho capito che era qualcosa che potevo gestire. Quando sono arrivato in ospedale, ho detto al mio medico che sarei stato fuori per due settimane al massimo. Dalle radiografie era venuto fuori che avevo molteplici fratture ossee che hanno dovuto rimuovere e riparare di nuovo all’interno. Ho qualcosa come 18 viti sotto la mascella. Ne ho passate tante: per tante notti non sono riuscito a dormire, dal dolore mi era impossibile anche mangiare. Ma alla fine sono un leone e conosco il tipo di mentalità che ho. Nella mia mente, avevo già programmato il mio ritorno dopo l’intervento chirurgico”.

Wazobia FM

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Capello: “Dybala all’Inter? Commento solo i fatti, non le voci”

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Fabio Capello ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Corriere della Sera a margine della Biennale di Venezia, dove ha parlato del possibile approdo in nerazzurro di Paulo Dybala, ma soprattutto del ritorno di Romelu Lukaku all’Inter. Queste le sue parole:

 

“Di Dybala all’Inter non voglio parlare per una ragione semplice: io commento solo i fatti, non le voci – dice Capello –. Per quanto riguarda il ritorno di Lukaku, penso che quando un giocatore è stato bene in un posto, si è esaltato tanto da esser pagato 115 milioni dal Chelsea e chiede di tornare è molto positivo. Vuole far vedere, c’è della rabbia, della rivincita per non essere stato apprezzato. E’ un ottimo colpo perché in Italia nessuno riesce a marcarlo per lo strapotere fisico. Qui da noi non sanno difendere, non abbiamo gente in grado di fermarlo: è strabordante. L’Inter è la più attrezzata, credo sia la candidata, ma aspettiamo, il mercato non è finito”. 

MONDIALI

“La nazionale favorita? L’Argentina vista contro l’Italia mi è piaciuta molto, il Brasile è di grande livello, la Germania arriva sempre, c’è la Francia poi, ma mi intriga tantissimo l’Inghilterra. L’ho allenata, ricordo che a ottobre-novembre potevamo battere qualsiasi squadra, dopo veniva il calo, la Premier è troppo stressante. Stavolta arrivano freschi, scoprirò se la mia teoria è valida”.

Corriere della Sera

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