Home Blog Pagina 386

UFFICIALE – Mkhitaryan è un nuovo giocatore dell’Inter

mkhitaryan-inter-ufficiale

Henrikh Mkhitaryan è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Inter. Questo il comunicato pubblicato dal club nerazzurro:

“C’è un mondo, dentro a Henrikh Mkhitaryan. Ci sono tante lingue parlate, ci sono paesi visitati, squadre di club, compagni di squadra di nazionalità differenti, grandi allenatori. C’è il mondo, ma ci sono anche radici profonde, coperte da una malinconia ormai adulta, che da sempre lo guida, in campo e fuori.

Il primo armeno della storia dell’Inter: parte da Yerevan la storia di Henrikh, il 21 gennaio 1989. Figlio di Hamlet, professione calciatore, ruolo attaccante. Nasce in Armenia, ma cresce in Francia il piccolo Henrikh. Perché papà gioca in seconda divisione francese, segna diversi gol. La simbiosi padre-figlio si rafforza proprio nel segno del pallone ma viene spezzata dalla malattia che lascia Henrikh senza Hamlet.

Il seme del calcio è piantato e viene coltivato nella maniera più devota. A soli 13 anni Mkhitaryan vola in Brasile, a San Paolo. Si allena nelle strutture della squadra brasiliana, condivide la stanza con un ragazzo più grande di lui: è Hernanes, in una di quelle coincidenze che aggiungono una sfumatura di nerazzurro alla sua carriera.

Lavorare sulla tecnica, imparare le giocate di un calcio diverso ed estroso. E apprendere un’altra lingua. All’armeno e al francese si aggiunge il portoghese, lingua utilizzata lungamente in Ucraina, quando nello Shakhtar metà dei compagni sono brasiliani. È appunto l’Ucraina il luogo in cui Henrikh sboccia, tra Metalurg prima e soprattutto Shakhtar poi, con un altro ex nerazzurro, l’allenatore Mircea Lucescu.

Nel 2012-2013 chiude la stagione con 29 gol: il suo è un calcio diretto, senza fronzoli, utile. Facilitatore delle manovre offensive, anche finalizzatore. Il passaggio successivo è la Germania, al Borussia Dortmund, con Klopp prima, con Tuchel poi. Sistemi di gioco che lo esaltano, prima del salto in Premier League. Manchester United e Arsenal: tre stagioni, con – tra gli altri successi – una Europa League in maglia Red Devils decisa con un gol in finale. 

Armenia, Francia, Brasile, Ucraina, Germania e Inghilterra. Tante tappe, prima dell’Italia. A Roma in tre stagioni colleziona 116 partite e 29 gol, con la vittoria della Conference League. Dal divano della casa di Valence a Milano: il viaggio di Henrikh si arricchisce di un’altra tappa. A tinte nerazzurre, con il richiamo dell’Armenia, che ricorda le origini di un altro grande ex interista, Youri Djorkaeff.

Benvenuto all’Inter, Henrikh Mkhitaryan!”.

inter.it

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:

Caressa: “Onana non è uno da Inter. Bremer? Un filo sopravvalutato”

Caressa: “Onana non è da Inter. Bremer? Un filo sopravvalutato”

caressa-ziliani-juve-fiorentina

Fabio Caressa ha parlato del mercato dell’Inter, il telecronista di Sky Sport parte dal ritorno di Romelu Lukaku e poi con un giudizio piuttosto netto e negativo nei confronti di André Onana:

 

“Lukaku è stato la differenza fondamentale tra vincere e non vincere lo scudetto. È giusto fare delle considerazioni: Mkhitaryan è un ottimo acquisto, Asllani è un buon acquisto, Lukaku è un ottimo acquisto, Onana… mah. Secondo me gioca sempre Handanovic. Onana non mi ha mai convinto – dice Caressa -, è quello che non serve ad una squadra come l’Inter: è un portiere che fa grandissime cose ma è incostante, tranne un paio di stagioni. Anche se è uno più spettacolare non so se sarà titolare: capisco sia stato un affare, ma forse sarei andato su un portiere italiano. È un grande punto interrogativo, auguro all’Inter che vada tutto bene ma non mi convince al 100%”.

Poi aggiunge: “Inzaghi sa che deve cambiare la squadra, Lukaku ha fatto la miglior stagione della sua carriera con l’Inter perché c’era Conte che giocava in un determinato modo. Lautaro ha segnato di più quest’anno che Lukaku non c’era perché si è sentito probabilmente più libero. Lukaku in Italia è un dominante, in Inghilterra fa più fatica perché trova difensori della sua stazza. Bremer? È un ottimo giocatore, ma non è ancora al livello di Skriniar. Per me è un filo sopravalutato”.
Sky Sport

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:

UFFICIALE – Onana è un nuovo giocatore dell’Inter: il comunicato

UFFICIALE – Onana è un nuovo giocatore dell’Inter: il comunicato

onana-inter-ufficiale

André Onana è un nuovo giocatore dell‘Inter. L’annuncio del club milanese con tanto di scheda del portiere camerunese, dove viene sottolineato che l’ex Ajax è il primo portiere africano della storia nerazzurra.

IL COMUNICATO

“Ogni bambino ha i propri sogni. Sono i luoghi, gli affetti, le amicizie a formare i pensieri, le speranze, le attese. André Onana accompagnava suo fratello maggiore alle partite: gli portava la borsa con i guanti, si sedeva a bordocampo e lo ammirava muoversi tra i pali. E sognava: un giorno farò anche io il portiere. Dove? Allo Stade Ahmadou Ahidjo di Yaoundé, Camerun. È questa la meta fissata da Onana come obiettivo. Il cammino, percorso a piedi, da casa allo stadio, in occasione delle partite della nazionale, tra la folla in festa. Lì a vedere gli eroi, i Leoni del Camerun, quelli che nel 2000 avevano fatto impazzire un’intera nazione, conquistando la Coppa d’Africa. Il Camerun di Song, Mboma, Geremi, Wome, Foé, Eto’o. Samuel Eto’o è il nome che disegna il destino di Onana. I tornei organizzati dall’Academy del centravanti sono l’occasione per André di mettersi in mostra: sono gli occhi di Diallo, uno degli allenatori, a fargli iniziare un viaggio incredibile. “Entra a far parte della Fondazione Samuel Eto’o”. È il click che, a 10 anni, mette in moto la ruota. Quattro anni più tardi parte assieme ai compagni alla volta di Barcellona per un torneo internazionale. È un viaggio di sola andata perché da quel giorno André veste il blaugrana. La Masia diventa la sua casa, gli allenamenti con i migliori giovani d’Europa lo forgiano.

Nel gennaio 2015 un altro viaggio, destinazione Amsterdam. Il freddo, una lingua nuova, un ambiente completamente differente. Non facile adattarsi, non facile a 19 anni essere il terzo nella gerarchia, senza prospettive. Allenarsi con dedizione, non mollare, attendere la propria occasione. E, quando arriva, non lasciarla scappare. Il momento arriva: il tecnico dell’Ajax affida per tre partite la porta della squadra nelle mani di André. È passato un anno e mezzo dal suo arrivo ad Amsterdam e sa che quei tre match decideranno le sue sorti. Non uscirà più. Diventa il portiere titolare, a 20 anni, parando anche pregiudizi, tecnici e non solo. Vince tre campionati, due Coppe d’Olanda, una Supercoppa. Gioca la finale di Europa League, è protagonista della straordinaria cavalcata dei Lancieri nella Champions League 2019, arrivando a un passo dalla finale. Momenti belli e momenti difficili, gli allenamenti in solitaria prima di ritornare tra i pali. Il sogno della Coppa d’Africa a Yaoundé sfumato ai rigori in semifinale. Conquiste, cadute, sempre con la forza di rialzarsi. Perché ad André la personalità non manca, dentro e fuori dal campo. Ora, a 26 anni, Onana aggiunge un’altra tappa al suo viaggio. Dal villaggio di Nkol Ngok a Yaoundé, poi Barcellona e Amsterdam. Ora Milano. Il legame con Samuel Eto’o si rafforza, perché André diventa il quarto camerunese della storia dell’Inter, dopo appunto Eto’o, Pierre Wome e Daniel Maa Boumsong. È soprattutto il primo portiere africano della storia nerazzurra. Benvenuto all’Inter, André Onana!”. 

inter.it

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:

UFFICIALE – Supercoppa Milan-Inter: la Lega Serie A sceglie data e sede