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La Repubblica attacca – Zhang sta negando persino gli spiccioli

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Parole abbastanza dure quelle usate da La Repubblica oggi in un editoriale per la versione cartacea. Il quotidiano romano non si risparmia su Steven Zhang, reo della situazione poco chiara all’interno del club. Ecco cosa si legge:

“La squadra traballa, la stella s’azzoppa (Romelu Lukaku ndr) e c’è un presidente che ormai sta negando persino gli spiccioli per un difensore di riserva. Questi sono giorni balordi per la squadra nerazzurra. Una buona parte della responsabilità è ricaduta sul Mister Simone Inzaghi per la sconfitta contro la Lazio. Il piacentino ha perso l’attaccante belga che salterà sicuramente un paio di partite: per lui distrazione ai flessori della coscia sinistra. Niente derby e niente Bayern per Romelu Lukaku”.

“Ritornando su Zhang: ha messo il veto su Acerbi della Lazio – si legge -. Il suo stipendio è considerato, da parte del presidente nerazzurro, troppo alto (si tratta di 1 milione e mezzo di euro fino a giugno 2023). Beppe Marotta sta cercando di fare il massimo e chiudere l’ultimo colpo in difesa. Prestito per Salcedo e Agoumé? Tra due giorni si saprà. Nel frattempo Inzaghi in rosa ha solo due centrali di ruolo, ovvero De Vrij e Skriniar”.

La Repubblica non ha menzionato Alessandro Bastoni tra i difensori centrali, forse lo considera un difensore adattato, ma non è affatto così. I giocatori adattati sono Danilo D’Ambrosio e Matteo Darmian, senza dimenticare la forzatura Dimarco. In sostanza il quotidiano non ha tutti i torti, perché affrontare una stagione intera con questa difesa sarà piuttosto dura, ma bisogna capire le intenzioni della famiglia Zhang.

Cassano attacca Bastoni: “Un sopravvalutato, sta facendo disastri”

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Antonio Cassano ha parlato della terza giornata di Serie A che si è appena conclusa. L’ex giocatore dell’Inter non si risparmia e usa parole senza filtri per quanto riguarda la partita dei nerazzurri all’Olimpico contro i biancocelesti. Cassano ha usato toni duri anche su Alessandro Bastoni. Queste le sue parole sul proprio profilo Instagram:

“Sono convinto che la Lazio sarà una delle pretendenti per giocarsi il quarto posto. A differenza della Roma, i biancocelesti hanno un’idea di calcio e di grande prospettiva. Contro l’Inter mi è piaciuta tantissimo. Ha dato una rumba clamorosa ai nerazzurri. Dopo l’Atalanta, è la squadra che mi fa più divertire in questo momento in Italia”. 

Per quanto riguarda l’Inter l’ex giocatore barese ha aggiunto: “Ha fatto un possesso palla sterile, giravano la palla a destra e sinistra senza avere un’idea. In 45 minuti zero occasioni da gol. Anche nel secondo tempo poca roba, insomma, mi è piaciuta davvero poco. Secondo me farà fatica se continua di questo passo, quei tre-quattro giocatori devono cominciare ad ingranare. Brozovic l’ho visto abbastanza in difficoltà, Lukaku deve darsi una svegliata, perché dopo un mese la stagione non aspetta. C’è un punto interrogativo che è Bastoni – aggiunge Cassano -, per me lui è un giocatore molto sopravvalutato e in questo momento sta facendo dei disastri. Comunque, credo che a maggio l’Inter troveremo in alto”.

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Pianti a dirotto per una stagione intera e sul rigore netto non dato a Sansone silenzio totale

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Cosa ha di diverso il fallo da rigore di Fikayo Tomori su Nicola Sansone a quello di Andrea Ranocchia della scorsa stagione su Andrea Belotti? Niente, sono due falli netti, non fischiati, ma trattati in modo completamente diverso dai giornali in Italia. Il fallo del difensore di Assisi ai danni dell’ex attaccante del Torino ha suscitato un clamore pauroso che si è parlato per mesi. Addirittura la Gazzetta intitolava “Errore enorme”. Ed ecco che ci risiamo, ieri in Milan-Bologna è successo esattamente la stessa cosa, con la differenza che i giornali sono rimasti in silenzio, insomma, questa volta niente “errore enorme”.

Eppure, il fallo è netto e clamoroso. Al 71′ minuto Tomori stende Sansone in aria di rigore infischiandosi del pallone andando dritto sull’attaccante del Bologna. Niente fischio da parte di Gianluca Manganiello, niente chiamata VAR da parte di Luigi Nasca, niente di niente. Il giorno dopo silenzio tombale, tipico delle tre scimmie sagge. Insomma, il solito giochetto che in Italia si fa spesso e volentieri. Questa volta non c’era Ranocchia, nemmeno l’Inter, quindi “l’errore enorme” avrà spazio appena ci sarà l’opportunità per dare via al circo giornalistico.

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