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Capello: “Inzaghi non ha le idee chiare. Gagliardini su Milinkovic scelta negativa”

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Fabio Capello, ospite del programma Sky Calcio Club, ha parlato della situazione dell’Inter e di Simone Inzaghi. Queste le parole dell’ex allenatore:

“La formazione iniziale era o no per dominare il campo per tutta la partita? Cosa fai? Giochi con due mezze punte come Lautaro e Correa. L’unico attaccante puro è Dzeko, dato che Lukaku non è disponibile. E’ una domanda che mi faccio dall’inizio del derby. Se fai delle scelte discutibili i risultati negativi sono dietro la porta, quindi ho più di un dubbio su quello che il tecnico decide nel pre-partita. Prendiamo Gagliardini su Milinkovic, è una scelta negativa, anche le scelte nel derby. Questo mi fa capire che Inzaghi in questo momento non ha le idee chiare”, ha detto Capello.

LEADER

“Comunque la squadra deve avere una fiducia totale nelle scelte dell’allenatore. Come convivere? Si convive coi risultati buoni. E’ in questi momenti di difficoltà che si devono far sentire i leader, che ce n’è sia uno o di più. Ma all’Inter ci saranno dei leader? Non credo. Devono esserci dei leader nello spogliatoio e in campo, perché la voce dell’allenatore a tanti metri non arriva chiara. L’Inter deve trovare questi leader perché tutte le squadre hanno vinto solo grazie a loro”.

Sky Calcio Club

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GLI ERRORI – Fabio Capello fa un’analisi sul derby Milan-Inter e se la prende con Simone Inzaghi«La formazione che ha messo in campo era per dominare la partita? Gioca con due mezzepunte, l’unico centravanti è Edin Dzeko. Io me la sono posta questa domanda quando ho visto le formazioni. Se fai delle scelte e per due volte di fila portano a risultati negativi nelle squadre c’è qualche dubbio rispetto a quello che l’allenatore decide. Vuol dire che non ha le idee chiare, ma la squadra deve avere fiducia completa nelle sue scelte. Come si convincono? Coi risultati. Quando ci sono questi momenti di difficoltà bisogna trovare nella squadra uno o dei leader. In questo momento non so se l’Inter ha dei leader, che chiamano i compagni. Non quello che va a cambiare il gagliardetto, perché alcune volte fa solo quello. A volte ci sono leader nello spogliatoio che stimolano la squadra, perché l’allenatore a trenta metri non arriva la voce. Io credo che la cosa importante sia trovare questi leader: tutte le squadre che hanno vinto li hanno in campo».

Sky – Samir Handanovic, numeri impietosi: tutti i dati

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“Samir Handanovic ha il peggior passivo del campionato di Serie A”, le parole allarmanti di Sky Sport con tanto di dati e numeri impietosi del portiere nerazzurro. Un peggior passivo tra il dato dei possibili gol derivanti dai tiri verso la porta (5,50) e i gol subiti. Insomma, la differenza è -2,50, ovvero il peggior dato per un portiere: subisci più gol rispetto alle aspettative dei tiri in porta. 

“Su venti portieri – dice Sky -, Handanovic è il 19′ nella classifica per i tiri pericolosi e i gol subiti. Fin qui non sempre attento e preciso nei suoi movimenti. La percentuale di parate del capitano nerazzurro è appena ventidue tiri ricevuti nello specchio. In cinque giornate di campionato ha subito la somma di otto gol. Numeri impietosi che mettono Handanovic tra i peggiori portieri del nostro campionato”.

Sky Sport

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Marelli: “Theo Hernandez si preoccupa solo di Dumfries, doppio giallo automatico”

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Dazn

Il mancato rosso a Theo Hernandez sul fallo a Denzel Dumfries sta facendo molto discutere. Il fatto che l’arbitro Daniele Chiffi non abbia estratto il secondo giallo al difensore milanista lascia davvero di stucco. Per non parlare delle parole di Giroud (ma vaffan**lo va) dopo essere stato ammonito nel primo tempo. A proposito di Hernandez ha parlato Luca Marelli dagli studi di Dazn:

“Theo Hernandez al 70′, già ammonito, stende Dumfries facendo fallo sulla fascia: episodio che può legittimamente aprire una discussione ampia sulla decisione del fischietto padovano Chiffi. Il laterale nerazzurro fa passare il pallone, si invola e il terzino milanista, superato, non si preoccupa più della palla ma del giocatore dell’Inter. Insomma, allarga molto il braccio e in più lo tocca sulla gamba destra. Chiffi non fischia, altrimenti il secondo giallo sarebbe stato automatico perché l’azione era molto pericolosa. Il VAR in questo caso non va considerato”, ha concluso Marelli.

Dazn

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