Un interista che parla di un altro interista. Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Beppe Bergomi ha parlato del DNA interista e prende come esempio Federico Dimarco. Queste le parole dell’ex capitano dell’Inter:
“Crescere nelle giovanili dell’Inter per poi continuare fino ad arrivare ai grandi è una sensazione straordinaria. Ti giri indietro e pensi al percorso che hai fatto finora, è veramente una grande goduria, perché sai che grazie ai sacrifici sei arrivato fin lì. Ma ricordiamo che non è un percorso facile, bisogna fare tantissima strada perché nessuno ti regala nulla. Una mia emozione? Per me era tutto un sogno, anche perché all’epoca i tempi erano molto diversi. Quando ho indossato la fascia da capitano ho pensato ‘adesso devo far capire ai calciatori giovani cosa significa avere addosso la casacca dell’Inter’. Per me è stato un grande onore perché sono stato il capitano di una squadra gloriosa”.
DIMARCO
“Il percorso di Federico è molto simile al mio, davvero molto. Lui il DNA interista ce l’ha dentro, il senso di appartenenza non si impara da nessuna parte. Insomma, non è che ti alleni per avere certe cose. Crescere nelle giovanili di una squadra come l’Inter, per un milanese, soprattutto per un lombardo, è una questione di onore e orgoglio, vuol dire tantissimo. La storia dell’Inter, il peso della casacca nerazzurra e la responsabilità, sono tutte cose che impari fin da quando si è bambini. Infatti, a me la grande personalità di Dimarco mi impressiona tantissimo – dice Bergomi -, il Dimarco di quest’anno è davvero impressionante. Uno stadio come San Siro ti mette molta pressione, ma lui non ha paura, anzi, fa l’esatto contrario: si esalta. Federico incarna lo spirito interista, lui è nerazzurro dentro”, ha concluso l’ex difensore.
La Gazzetta dello Sport