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GdS – Tifoso Inter picchiato, Zhang e dirigenti chiamati ‘mafiosi’, ma Commisso pretende le scuse

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Quello che è successo sugli spalti dello stadio Artemio Franchi di Firenze ha dell’assurdo. L’unica cosa positiva è stata solo la vittoria dell’Inter in un campo tosto, per il resto c’è da stendere un velo pietoso. Come riporta oggi l’edizione cartacea de La Gazzetta dello Sport, Steven Zhang e i suoi dirigenti sono stati offesi in maniera pesante principalmente dal dirigente viola Joe Barone: “Offese pesanti dal dirigente della Fiorentina nei confronti della dirigenza nerazzurra. Sono stati addirittura chiamati ‘mafiosi’, parola molto pesante da un dirigente del calibro di Barone. La società viola ha preteso delle scuse dalla società nerazzurra, ma l’Inter non intende minimamente chiedere scusa ad un ambiente davvero imbarazzante. Il club nerazzurro è rimasto deluso da come si è comportato tutto l’ambiente viola, la Fiorentina non ha chiesto scusa per il tifoso dell’Inter picchiato e insultato allo stadio ‘buttatelo giù’ urlavano gli altri tifosi”. 

La rosea aggiunge “Il presidente Zhang è rimasto senza parole, si è trovato in un ambiente davvero imbarazzante. Da nessuna parte aveva ricevuto così tante minacce. Un sacco di tifosi lo hanno minacciato e insultato in tutte le maniere. Come fa una società a pretendere delle scuse dopo un’ospitalità del genere? Ha sottolineato l’Inter”.

Intanto dalla Questura di Firenze arriva il primo comunicato: “Una partita persa non può essere pretesto per una violenza inaudita. Abbiamo identificato l’aggressore che ha picchiato il tifoso dell’Inter e verrà subito denunciato e colpito dalla legge. Lo stadio non è un posto per sfogare la rabbia sugli altri. L’uomo di cinquantasei anni sarà immediatamente espulso dallo stadio e si prenderà la massima pena. Purtroppo questi avvenimenti non vengono mai spenti al momento, la partecipazione non aiuta, quindi i provvedimenti amministrativi non sempre aiutano a risolvere il problema nell’immediato”, ha concluso Maurizio Auriemma, Questore di Firenze.

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Inzaghi: “L’abbraccio dopo il 4′ gol? Vi spiego. Ora recuperiamo Brozovic e Lukaku”

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Dopo la vittoria dell’Inter contro la Fiorentina allo stadio Artemio Franchi, Simone Inzaghi ha commentato così la partita. Queste le sue parole ai microfoni di Dazn:

“Lautaro è molto importante per tutti noi. Ci sono momenti no, non devi mai abbatterti, devi crederci sempre. Qualche settimana fa avevo detto che i gol sarebbero arrivati, l’importante è giocare bene e aiutare la squadra. E’ quello che ha fatto Lautaro. Con me è cambiata la squadra? Ho i miei pregi e difetti, sono sempre la stessa persona. Tutti passiamo dei momenti particolari, l’importante è non mollare mai la presa. Questa squadra non molla mai, è una squadra importante con dei giocatori importanti. Aggiungo che i ragazzi mi hanno sempre seguito dal primo momento, non ho mai avuto alcun dubbio. Ora riposiamo un po’ perché mercoledì ci sarà un’altra partita importante. In campionato siamo un po’ indietro perché quelle davanti a noi stanno correndo, dobbiamo assolutamente recuperare terreno. Se penso alla vetta? Certamente, però adesso penso alla partita di mercoledì, parliamo di una partita importantissima. Per il campionato si parlerà da giovedì, vi dico che vogliamo rimanere sul pezzo, l’obiettivo è riprendere le squadre sopra di noi”. 

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“Con Lukaku avrei fatto più punti? Non lo so, so solo che quando vinci sei il più bravo di tutti, invece quando perdi ti spiegano che non hai fatto quello o quell’altro, insomma hai sbagliato tutto. Dunque, stiamo recuperando Romelu, anche Brozovic e Gagliardini. Handanovic sta un po’ meglio. Ci servono tutti perché con gli impegni ravvicinati è sempre più difficile. Una vittoria simile da più carica? Assolutamente, però l’abbraccio tutti insieme dopo il gol è più importante della vittoria. Vedere i ragazzi festeggiare insieme è la cosa più bella della partita. La Fiorentina ci ha rimontato due volte, ma non abbiamo mollato. Abbiamo fatto quattro punti contro il Barcellona, abbiamo vinto in un campo difficilissimo come quello di Firenze, ma ora si pensa solo alla prossima partita”, ha detto Inzaghi.

Dazn

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Vergogna Firenze! Tifoso picchiato perché indossava la maglia dell’Inter

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Lo schifo si ripete, sempre loro, sempre lo stadio Artemio Franchi, sempre Firenze, sempre i tifosi della Fiorentina. Questa sarebbe la culla della “civiltà”? Picchiato perché un tifoso indossa i colori dell’Inter e non quelli viola. Questo sarebbe il rispetto all’avversario? Chiedere agli altri di linciarlo e picchiarlo? Chiedere agli altri di buttarlo giù dai gradini dello stadio? Tutto questo nel 2022 è davvero squallido, è qualcosa che va oltre a ogni limite, perché in quello stadio succede spesso e volentieri, ma nessuno ha il coraggio di dirlo o ammetterlo.

Qualche tempo fa la società della Fiorentina non prese mai le distanze agli insulti razzisti a Marcelo Brozovic “zin*aro di me*da”. Eppure, il caro Rocco Commisso non perde mai l’occasione di prendere le parti dei suoi tifosi, anche quando il torto è proprio marcio.

Come si fa a picchiare un ragazzo solo perché indossa la maglia dell’Inter allo stadio? Lo stadio non dovrebbe essere un luogo dove si condivide la passione e l’emozione? Cosa si condivide in uno stadio, un combattimento? Picchiare perché ci si sente più fighi e duri? Allora andassero sotto i ring del pugilato, salissero e combattessero pure. Lo stadio non è un luogo di combattimento, se non si è capaci di vivere nel mondo si può sempre rimanere a casa e sfogare tutta la frustrazione davanti alla TV. Perché a prescindere dal risultato sportivo, tu non hai il diritto di toccare una persona che partecipa a un evento sportivo, ne tantomeno picchiarla. Non ne hai proprio il diritto, perché ognuno può fare quel che vuole in un luogo sportivo e supportare come può la propria passione.

Quindi ripeto, vergogna Firenze, vergogna chi condivide la violenza. Vergogna ancora di più a coloro che a mente fredda istigano alla violenza.

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