Massimo Chiesa, ex arbitro di Serie A, ha commentato tutti gli episodi della 14a giornata. Queste le sue parole su calciomercato.com:
“Su Napoli-Empoli condivido solo la doppia ammonizione a Luperto, invece il rigore su Osihmen non c’era perché il tocco di mano era leggerissimo e non si poteva giustificare come fallo. Su Cremonese-Milan quasi tutto bene, giusto togliere il gol a Origi, meno convincenti le ammonizioni”.
Chiesa continua: “Il direttore di gara di Sassuolo-Roma non mi è piaciuto, ammonizioni eccessive, ha fermato una ripartenza importante del Sassuolo per ammonire un giocatore giallorosso. Pessima scelta. Invece su Inter-Bologna l’arbitro nel complesso non dirige male, però il fallo di Lucumì su Lautaro non c’è. Tra l’altro da lì nasce pure il secondo gol dei nerazzurri realizzato da Dimarco su punizione, scelta sbagliata perché non c’è nessun fallo. Scelta errata anche la chiamata al VAR perché il tocco di mano di Sosa è evidente. In Verona-Juve Di Bello è stato bravo a non fischiare il rigore al Verona. Il tocco di mano di Danilo è improvviso e inaspettato, certo il braccio era largo e si poteva assegnare il rigore, ma ritengo giusta la scelta dell’arbitro. Aggiungo che questa regola deve essere assolutamente cambiata. Bonucci non fa nessun fallo su Verdi e il rosso a Alex Sandro è sacrosanto. Certamente mi aspettavo qualcosa di più da Di Bello dato che si tratta di un arbitro con tanta esperienza”, conclude l’ex fischietto di Livorno.
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