Goran Pandev ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Dazn. Appese le scarpe al chiodo, l’ex calciatore si dedica ai dolci ricordi. Infatti, Pandev ha parlato del suo percorso all’Inter. Queste le parole dell’ex eroe del Triplete:
“Con la maglia dell’Inter sono sempre felice. Con questa maglia abbiamo portato a Milano la Champions League del 2010 dopo tanti anni, facendo felice il Presidente Moratti e tutto il mondo interista. Quando lasciai la Lazio volevo fortemente l’Inter perché dentro di me sentivo di poter dare ancora di più rispetto agli anni in Primavera. Volevo dimostrare di essere all’altezza della prima squadra, anche se avevo tanta paura di fallire. Però io sono una persona consapevole delle mie capacità, mi allenavo più del dovuto, lavoravo ogni giorno perché davanti avevo dei grandi campioni. Con loro è stato tutto più facile, però dovevi essere attento perché ti arrivava una palla inaspettata. I grandi giocatori fanno sempre queste cose”.
MOURINHO
“Quando arrivai all’Inter mi chiamò personalmente. Fu chiarissimo, mi disse che era tutto nelle mie mani e che con lui giocava sempre il giocatore in forma. Con lui dovevi meritartela altrimenti rimanevi in panchina”.
GOL MAICON INTER-JUVE
“Una partita importante, sia per noi che per i tifosi nerazzurri. Mi viene in mente quel gol di Maicon: super gol. Stop con il ginocchio, sombrero e un tiro pazzesco, ho subito pensato “Ma un terzino potrà mai fare queste cose incredibili?”. Sono rimasto senza parole. Per me Maicon era il terzino più forte al mondo, faceva la differenza, giocatore pazzesco”.
ETO’O
“Chiuse i conti in Inter-Juve, partita vinta meritatamente – continua Pandev -. Un vero campione, Samuel era già un allenatore in campo, un fuoriclasse. Top assoluto. Quando era in forma esagerata riusciva a vincere le partite da solo, non scherzo. E’ una bella persona, con i giocatori nuovi parlava sempre e dava una mano. Sempre umile. Nelle partite importanti faceva spesso dei discorsi, specie nella finale di Champions. Non aveva paura delle tante responsabilità, d’altronde i grandi giocatori fanno sempre così. Ci diceva sempre ‘Amici miei, passate la palla a me se non riuscite a fare qualcosa. State tranquilli, se mi insultano non c’è nessun problema, ci sono io che vi aiuto’. E’ stato un giocatore incredibile”.
Dazn