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Sacchi: “L’Inter deve migliorare, perché senza pressing diventa una scelta pericolosa”

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Arrigo Sacchi è tornato a parlare dell’avvio di campionato delle big di Serie A, tra cui Inter, Atalanta, Napoli, Milan e Juve. Queste le sue parole ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:

“La terza giornata di questa Serie A ha detto una cosa importante: l’Inter sta benissimo. Non è solo per il fatto di aver vinto per 4 a zero contro l’Atalanta, ma perché in possesso palla ha fatto vedere delle ottime manovre. Gli uomini di Simone Inzaghi devono ancora migliorare in fase difensiva, in più non devono abbassarsi troppo perché non fanno pressing e in questo modo si portano gli avversari al loro limite dell’aria. Questa può essere una scelta davvero pericolosa, specie poi se ti trovi davanti a squadre che hanno grandi campioni di risolvere la partita con una semplice giocata. Quando i nerazzurri comandavano l’azione hanno meritato un dieci in pagella. Se a questa qualità aggiungono il pressing penso che possano arrivare al cento per cento delle loro potenzialità”.

Sacchi aggiunge: “L’Atalanta mi è sembrata una squadra penalizzata dagli infortuni e dalle operazioni che ha subìto dalle operazioni di mercato. Gasperini è un vero maestro e saprà raddrizzare e portare lontano la sua squadra. Poi la Juve contro la Roma è stata meno brillante rispetto alle precedenti sfide. Stimo molto Thiago Motta e Daniele De Rossi, faranno un ottimo lavoro. Al Milan non conosco le dinamiche all’interno del gruppo e non mi permetto di giudicare sui casi di Theo Hernandez e Leao. Fonseca è a Milanello per dare un’anima e un gioco alla squadra, se ha lasciato i due giocatori fuori ci avrà pensato su molto. Per quanto riguarda Leao posso solo dire che è un ragazzo con grandi qualità, ma non riesce a metterle sempre in mostra. Deve lavorare molto per fare quel salto di qualità che tutti si aspettano dal ragazzo”.

La Gazzetta dello Sport

Zazzaroni: “L’Inter è diventata un’anomalia, così come anomala è la sinusite di Barella che sarebbe da studiare”

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Ivan Zazzaroni ha dedicato il suo editoriale alla vittoria dell’Inter contro l’Atalanta a San Siro. Queste le sue parole sulle colonne del Corriere dello Sport:

“L’Inter è fuori concorso e non può giocare in questo campionato. Secondo me questa squadra se non avesse il disturbo della nuova Champions League arriverebbe a 108 punti, diciamo che due pause gliele concedo. La squadra di Simone Inzaghi è diventata un’anomalia del nostro calcio, così come anomala è la sinusite di Nicolò Barella: non andrà in Nazionale, quindi niente Nations League perché deve curarla. Una curiosa infiammazione la sua, sicuramente sarebbe da studiare. Nel caso di Nicolò Barella il mal di testa non viene mica a lui, ma agli avversari. I giocatori dell’Atalanta l’hanno avvertito abbastanza forte, ma dopo appena dieci minuti Nicolò s’è inventato il gol di venerdì, del sabato e anche della domenica, un sinistro al volo molto entusiasmante”.

Zazzaroni continua: “Avrei molto piacere a scrivere che prodezze del genere sono il prodotto del gioco di Simone Inzaghi, però sarebbe una parziale verità: quando un colpo e una serie di scambi in velocità riescono così, il merito è senza dubbio dei loro autori, della loro precisione di battuta e della loro qualità. Sicuramente anche della loro condizione mentale e fisica, e qui non può che non intervenire Simone. La grande stabilità, la programmazione e le scelte stanno premiando l’Inter che mostra la personalità della grande squadra. Rispetto all’inizio del campionato della scorsa stagione, le mancano solo due punti, compensabili con la crescita complessiva”, conclude.

 

Corriere dello Sport

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Quando Adani disse: “Theo Hernandez? Sembra Maicon all’Inter”

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Sono passati quasi due anni dalle parole di Lele Adani nei confronti di Theo Hernandez che lo paragonò ad un certo Maicon Douglas dell’Inter. Queste le sue parole ai tempi di Bobo TV:

“Theo Hernandez è un giocatore clamoroso e dà quell’impressione di onnipotenza che dava anni fa Maicon sulla destra ai tempi dell’Inter. Maicon aveva corsa, crossava e tirava. Anche Theo Hernadez uguale, sembra la stessa cosa ma dal lato sinistro. Lui è molto pericoloso quando parte dal dietro”, disse Adani.

Bobo TV

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