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Inzaghi: “Skriniar ama l’Inter. Sozza? Sempre le stesse cose”

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Domani si torna a giocare sul serio, domani c’è Inter-Napoli. Alla vigilia del super match di Serie A, Simone Inzaghi torna a parlare in conferenza stampa per questo 2023. Queste le sue parole:

“Abbiamo voglia di ripartire, non vediamo l’ora di scendere in campo. L’anno scorso quella col Napoli è stata una partita emozionante, quest’anno affrontiamo una squadra che è imbattuta in Europa però noi scendiamo in campo con tanta voglia. La classifica? Questa è una partita molto importante in cui la tensione sarà più dalla nostra parte che dalla loro, però in queste partite si dimostrano la qualità e la forza di un gruppo”.

ATTACCO

“Finalmente abbiamo quattro attaccanti disponibili, l’anno scorso mai avuti. Lautaro è da pochi giorni con noi ma si è allenato molto bene. Lukaku e Dzeko si sono allenati di più con il gruppo, a prescindere di tutto è importante averli tutti e quattro. Domani? Devo ancora fare delle valutazioni. Lukaku? L’ho trovato bene dopo il Mondiale. Anche Dumfries sta bene, De Vrij ha subìto un colpo e Onana ha tanta voglia”. 

SKRINIAR

“Non conosco la sua situazione, ma vi garantisco che parliamo di un ragazzo straordinario che da tutto per l’Inter, è innamorato di questa squadra. Tanti sono i giocatori in scadenza, ma io ho una società forte e sempre vicina a noi che lavora sempre sodo”.

SOZZA

“Si fa sempre polemica parlando delle stesse cose ogni volta. Domani sarà una partita bellissima e noi non guardiamo l’arbitro che dirige il nostro match”.

SCUDETTO

“Nello scudetto credo sempre. In gioco ci sono tanti punti sia per noi che per gli altri. Per il resto parlerà sempre il campo. Noi abbiamo dei tifosi straordinari che stanno sempre al nostro fianco, siamo un gruppo unito”.

NAPOLI

“Squadra molto forte che ha cambiato qualche giocatore con altri molto funzionali. Loro hanno tanti meriti ma noi siamo l’Inter e affronteremo questa partita con tanta voglia”.

MERCATO

“I dirigenti stanno sempre al mio fianco e lavorano ogni giorno. Conosciamo le difficoltà del nostro calcio, ma noi siamo sempre attenti alle occasioni. Si vedrà”, conclude Inzaghi.

Bambino picchiato a Ventimiglia, Acerbi: “Forza Ryan, la tua Inter è con te. San Siro ti aspetta”

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Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, ha mandato un messaggio al piccolo Ryan, vittima di una violenza domestica. Purtroppo il bambino di sei anni è stato picchiato a morte il diciannove dicembre. Questo il video messaggio pubblicato sulla pagina ufficiale del difensore:

“Ciao piccolo. Ho saputo di quel fatto e sono rimasto veramente sotto shock. Sono rimasto stupito per ciò che ti sia successo, sono molto triste perché sono cose che non devono mai capitare. Ho saputo che sei anche un grande tifoso dell’Inter. Ti invito al nostro stadio, ti faccio conoscere tutti i giocatori che vuoi, ti devi riprendere. Ti aspettiamo Ryan – continua Acerbi -. Ti mando un grosso abbraccio di cuore come se fossi il mio bambino. Sappi che la tua Inter è con te e quando sarai guarito, ti farò conoscere tutti i giocatori della squadra. Forza piccolo, lo stadio San Siro ti aspetta”, conclude il difensore.

Per fortuna le condizioni del bambino stanno migliorando. Forza Ryan, ti aspettiamo.

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L’ex fotografo del Barcellona: “L’Inter ci eliminò e io non scattai delle foto. Ecco cosa mi disse Puyol”

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La sconfitta più della dell’Inter non verrà mai dimenticata. Non verrà dimenticata neanche dai catalani che videro i nerazzurri festeggiare la qualificazione in finale contro il Bayern Monaco. Dopo 12 anni, Miguel Ruiz, l’ex fotografo ufficiale del Barcellona torna a parlare di quella sconfitta. Queste le sue parole ai microfoni di Rac 1:

“Nella serata in cui l’Inter di José Mourinho ci eliminò non sono riuscito mai a scattare una foto all’interno dello spogliatoio del Barcellona. L’ambiente era molto triste, a dire la verità lo ero anch’io. Dopo qualche giorno ne parlai con il capitano Carles Puyol, lui mi disse che avevo sbagliato a non scattare delle foto nello spogliatoio. Infatti, secondo lui dovevo scattare anche i momenti tristi e non solo quelli felici. Ora me ne rendo conto e so di aver sbagliato. Il capitano aveva ragione”, conclude l’ex fotografo del Barcellona.

Rac 1

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