Dopo il pareggio contro il Manchester City nel nuovo format della Champions League, Simone Inzaghi si presenta ai microfoni dei giornalisti presenti in zona mista. Queste le parole del tecnico dell’Inter:
“I giudizi sono sempre condizionati dai risultati, perché dopo il pareggio contro il Monza ho letto in giro che si diceva che avessi sbagliato formazione e a fare il turnover. Me l’hanno fatto vedere i ragazzi dello staff perché io non leggo tanto, specialmente un certo giornale. Contro questo Manchester City eravamo convinti delle scelte prese e i ragazzi sono stati più che bravi. E’ chiaro che certe prestazioni danno molta fiducia, ma sappiamo anche che la scorsa stagione ci siamo tolti delle soddisfazioni”.
Inzaghi continua: “Abbiamo preso un punto su un campo molto difficile, però il nostro cammino deve andare avanti con le certezze e qualche problematica che abbiamo avuto. I miei ragazzi stanno lavorando bene, abbiamo avuto occasioni più importanti rispetto alla partita di Istanbul, però anche il City ha avuto le sue occasioni. Questa volta è stata una sfida aperta, abbiamo palleggiato con qualità quando dovevamo gestire, soffrendo in alcune circostanze in cui ci hanno pressato bene”.
Protagonista assoluto della super sfida europea tra Intere Manchester City, Nicolò Barella si presenta ai microfoni di Prime Video per commentare la prestazione della sua squadra. Queste le sue parole:
“Da dove è nata questa prestazione contro il City? E’ nata da una squadra che la scorsa stagione ha dominato in campionato, l’anno scorso ha lasciato qualcosa per strada in Champions, invece quest’anno vorrebbe fare di più in questa competizione che ci ha visto arrivare in finale due stagioni fa. Dobbiamo dare sempre il massimo, stiamo crescendo e acquisendo esperienza, ciò aiuta tanto”.
Barella continua: “Cosa c’è di più dopo la finale di Champions? Noi siamo giocatori che vogliamo vincere, quando sei all’Inter giochi per vincere, quindi questa è l’ambizione. Ovviamente ci sono tante cose, tante sfaccettature e può succedere di tutto, però oggi abbiamo dimostrato di giocarcela conto tutti e oggi contro una squadra fortissima si è visto. C’è da sottolineare che gli episodi giocano un ruolo importante in qualsiasi competizione. Posso dire che oggi l’atteggiamento mi è piaciuto più di tutto, perché a Monza non abbiamo fatto la nostra partita, oggi ci sta venire qua con qualche pensiero, e invece abbiamo dato tutto sul campo, il 200 per cento, tutti applicati. Questo è l’atteggiamento giusto se si vuole arrivare fino in fondo in tutte le competizioni. Un messaggio al Milan in vista del derby? Nessun messaggio, anzi, volevamo fare la partita che avevamo in mente. Da domani si penserà al derby e si preparerà la partita al miglior modo possibile”.
Su Pressing si è parlato del nulla totale, ovvero di un fantomatico errore di Luca Pairetto in Monza-Inter. Protagonisti del dibattito Massimo Mauro, Riccardo Trevisani, Fabrizio Biasin, Ivan Zazzaroni, Alessio Tacchinardi e Graziano Cesari. Il primo a prendere la parola è stato l’ex arbitro che non condivide la scelta del direttore di gara:
“Pairetto è stato molto frettoloso nel fischiare fallo e lo fa nel momento in cui il pallone arriva a Pessina che ha tutto lo spazio per andare a concludere davanti al portiere dell’Inter. Devo dire che questa norma del vantaggio è stata mangiata da Pairetto”.
Zazzaroni gli fa da eco: “L’arbitro fa una scelta sbagliata, doveva aspettare dove sarebbe finito il pallone. Dimarco non sarebbe mai arrivato”.
Si unisce anche Tacchinardi: “Dimarco non sarebbe mai arrivato al pallone. L’arbitro che vede arrivare i giocatori del Monza e sembra che chiede quasi scusa. Se ne rende conto che ha sbagliato”.
Anche Biasin: “E’ un errore dell’arbitro e se fosse capitato all’Inter mi sarei sicuramente arrabbiato perché il Monza ha avuto un’occasione importante. Torno a ripetere che l’arbitro ha sicuramente sbagliato, però non lo reputerei come un caso Serra un paio di stagioni fa contro il Milan”.
Poi Trevisani: “Ma perché fischia? Non capirò mai questa cosa di fischiare subito. Ricordo un caso con Orsato che non fischia in Juve-Roma, poi da il vantaggio poi fischia. Perché questa fretta di fischiare se ci sono le telecamere e poi andare a vedere al VAR? Non capisco questa insicurezza che viene trasmessa”.
Infine Massimo Mauro, tra l’altro il più lucido che analizza il caso in modo diverso: “Tutti a dire che è un grave errore, ma io questo grave errore non lo vedo affatto. Un conto se il giocatore del Monza avesse fatto un passaggio, allora si che posso considerare la decisione dell’arbitro sciocca. Anzi, gli dovrebbero dire di non arbitrare più, ma qui non c’è nessun errore grave per il semplice motivo che durante la giocata c’è un rimpallo evidente. L’arbitro si deve tutelare in quel momento, non deve basarsi sui sentimenti o cosa succederà dopo, perché su un rimpallo non sai cosa succede, inoltre la palla non va da Pessina e Dimarco si ferma perché sente il fischio. Capisco questa norma del vantaggio, ma un arbitro non può mica aspettare dieci secondi e pensare se la palla va o non va da un giocatore del Monza”, ha detto Mauro.
