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Spalletti: “Inzaghi? Non devo chiarire niente con nessuno”

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“Non saprei esattamente quali siano stati i rapporti in precedenza. Ovviamente uno ti telefona, ma tu non lo conosci e non hai mai avuto a che fare con questo tizio, penso sia difficile poterci scambiare qualche parola. Io rispondo a tutte le telefonate, anche ai numeri che nemmeno conosco, però so anche riattaccare”, queste le parole di Luciano Spalletti ai microfoni di Rai Sport che non sono piaciute per niente sia all’Inter che a Simone Inzaghi.

Ieri la Gazzetta dello Sport raccontava di un chiarimento tra lui, l’Inter e il suo tecnico. Alcune frasi sono sembrate palesemente una puntura verso l’Inter e il collega piacentino: “In questo caso posso solo dire che situazioni come quelle di Inzaghi non le ho mai vissute – dice Spalletti -. Non mi è successo né a Milano quando allenavo l’Inter né in altri momenti della mia carriera da allenatore. Questa cosa mi ha un po’ sorpreso se devo dire la verità, ma come ho già detto prima mai successo che qualcuno mi abbia chiamato per determinate cose”.

Dopo le parole della rosea sarebbe arrivata una chiamata da parte del c.t per chiarire. Le parti si saranno chiarite veramente? Dalle parole di Spalletti ai microfoni di Tg1 non sembra così: “Io non devo chiarire nulla con nessuno. Ho solo risposto alla domanda che mi ha posto il giornalista e come mi comporto in alcune situazioni”.

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CdS – Quando Inzaghi stoppò la cessione di Federico Dimarco

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Se oggi Federico Dimarco è un pezzo importante dell’Inter, glielo deve senza dubbio a Simone Inzaghi che ha sempre creduto in lui. Quando Antonio Conte arrivò sulla panchina nerazzurra decise di mandarlo via in prestito, così Dimarco perse l’anno del 19esimo scudetto interista. Dopo essere tornato dal prestito, la sua permanenza all’Inter non era così sicura. Poi sulla panchina nerazzurra arrivò Simone Inzaghi e tutto cambiò per l’esterno dell’Inter. Questo il retroscena che il Corriere dello Sport ha raccontato nell’edizione odierna:

“Il tecnico piacentino si trovò in squadra proprio quel Federico Dimarco, reduce di una bellissima esperienza al Verona sotto la guida di Ivan Juric. Il destino del ragazzo era ancora in bilico, con la maglia gialloblù aveva messo in luce le sue grandi qualità, così l’Inter meditava di venderlo davanti ad un’offerta molto importante. Quel Juric lo aveva chiesto fortemente quando si sedette sulla panchina del Torino, ma Simone Inzaghi intervenne e stoppò la partenza di Dimarco. Quel mancino che lo aveva subito conquistato nel giro di pochi allenamenti non si doveva muovere da Appiano Gentile. L’ex tecnico biancoceleste pretese alla dirigenza nerazzurra che il giocatore rimanesse. Beh, è stata proprio la sua fortuna”, conclude il quotidiano romano.

Corriere dello Sport

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Salini: “Inter e Milan due stadi separati sono una follia! Meglio investire in giocatori”

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Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, ha parlato dell’idea di due stadi separati tra Inter e Milan. Salini non condivide questa idea e a margine dell’inaugurazione della nuova linea della metropolitana di Milano risponde in modo superficiale sulla questione:

“Due stadi separati sono una follia. E’ meglio investire in giocatori, questo è il mio consiglio. Noi come società abbiamo fatto una proposta che risponde proprio alle esigenze di Inter e Milan, ma i proprietari americani stanno ancora riflettendo su un nuovo stadio. Per me presto si renderanno conto di quanto tempo ci vorrebbe in Italia per fare una cosa del genere e si analizzerà di nuovo il nostro progetto. Io nel frattempo su San Siro sto ancora aspettando”, ha detto Salini davanti ai giornalisti presenti.

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