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Ballotta non ci sta: “L’Inter poteva comportarsi diversamente contro la Lazio. Tanto nel calcio tutti si ricordano tutto”

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E’ un Marco Ballotta molto amareggiato dopo la sconfitta della Lazio contro l’Inter. L’ex portiere è stato molto critico verso il 6 a 0 nerazzurro ai microfoni di LaLazio.com:

“Posso capire il fatto che nel calcio quando si gioca non si fanno tanti ragionamenti, specie poi gli attaccanti fanno pochi calcoli. Ma se devo essere onesto, tu Inter in una partita finita, con il risultato già in tasca, potevi comportarti in modo diverso. Non serviva infierire su un avversario che era in difficoltà in modo evidente. Voglio sottolineare che nel calcio tutti si ricordano tutto. Se per caso capiterà una situazione al contrario, i calciatori della Lazio terranno a mente quello che è successo all’Olimpico”.

Ballotta aggiunge: “Se i calciatori nerazzurri potevano evitare di infierire? Il calcio è così, a volte anche spietato. Ma ora a mente fredda i calciatori dell’Inter potevano fermarsi e gestire meglio la partita. A cosa serviva l’imbarcata? Tanto la partita era chiusa e il risultato ce l’avevi in tasca da tempo. I tifosi laziali se la sono presa con Simone Inzaghi? Lui non c’entra nulla perché non giocava lui ma i suoi calciatori. Gli attaccanti dell’Inter non segnavano da tempo e hanno cercato di sfruttare l’occasione. Thuram c’è riuscito, invece Lautaro no. Quando non segni da molto tempo e hai l’occasione, ci provi e non ti fermi”.

LaLazio.com

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Conte: “Beppe Marotta ha capito che sono intelligente”

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Durante la conferenza stampa, Antonio Conte risponde alle parole di Beppe Marotta (Antonio Conte ha sempre un obiettivo quando parla). Le parole del tecnico dei partenopei:

“Ringrazio il direttore per le sue parole. Adesso è un presidente, ma per me è stato un direttore e un direttore sarà. Abbiamo avuto modo di lavorare insieme per tanti anni, adesso mi fa piacere che abbia capito che sono una persona intelligente. Ha detto che sono intelligente, io faccio una buona comunicazione, non lo so onestamente, ma sicuramente gli obiettivi miei e suoi stridono e non sono comuni. Insieme non saremo amici e compagni di viaggio, ma bensì rivali e avversari”, la risposta di Conte a Marotta.

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Pedullà attacca: “I media chiamano Ibrahimovic e hanno paura di giudicare. La prossima volta date 6,5 a Fonseca e 5 a Inzaghi”

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Alfredo Pedullà attacca i media e i giornalisti che difendono l’operato mediocre di Paulo Fonseca finora. Il giornalista di SportItalia sottolinea che paragonare l’operato del tecnico rossonero a quello di Simone Inzaghi sia qualcosa di disonesto:

“Ho letto tanti giudizi dovuti al condizionamento strisciante nei confronti del Milan. Sembra che la squadra rossonera abbia dominato in Champions League nell’ultima sfida, invece la squadra di Simone Inzaghi abbia vinto contro Lipsia per una botta di fortuna. Leggo le pagelle: sette a Inzaghi, ci può anche stare, ma lo considero un po’ stretto. Tanti tifosi fanno il mio mestiere e giudicano gli episodi in base alla loro fede calcistica. Ma è assurdo leggere 6,5 a Fonseca e 7 a Inzaghi, non ha senso questa cosa. Ci rendiamo conto che il tecnico dell’Inter sta facendo un percorso importante sotto tutti i punti di vista o dobbiamo sempre fare finta di niente come al solito? Non ho mai sentito Inzaghi cercare alibi, gli darei un 9 perché 10 non si da mai. Cosa gli puoi dire? I suoi uomini giocano con un perché. Quindi 6,5 a Fonseca e 7 a Inzaghi è una vera e propria bestemmia. Non si può, non esiste, perché stiamo paragonando una squadra che ha equilibrio e un’altra che non lo ha”.

Pedullà continua: “C’è chi chiama in TV Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimovic e poi ha paura di giudicare. Stiamo parlando di un allenatore che in Champions League ha vinto cinque partite su cinque e ha pareggiato sul campo del Manchester City quando la squadra di Pep Guardiola era ancora una parvenza di City. Inoltre aggiungiamo zero gol subìti. Il voto di Fonseca, senza la vittoria contro una delle peggiori squadre in questa Champions, sarebbe stato 5. Lui va in TV e racconta solo barzellette, basta ascoltare le parole su Leao. Non è che deve giocare per forza come l’Inter, ma nemmeno essere uno scolapasta, è una roba imbarazzante. Dai che la prossima volta diamo 6,5 a Fonseca e 5 a Inzaghi”.

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