Stefano Turati, estremo difensore del Frosinone, non ha mai nascosto il suo amore sfrenato per l’Inter. Ai microfoni di Sportweek il numero ottanta dei ciociari ha parlato così sul tifo per i nerazzurri:
“Io sono malato dell’Inter e non l’ho mai nascosto – esordisce Turati -. Voglio vincere la Champions da capitano nerazzurro. La partita di San Siro con la maglia del Frosinone? Volevo fare la partita della vita. Era chiaro, chi non lo vorrebbe fare? E’ ovvio che devi dare sempre delle ottime impressioni. Poi il momento più emozionante è stato quando mi stavo riscaldando davanti alla Curva Nord. Dovete capire che io in quella Curva ho passato tantissimi anni e i miei amici li trovate lì. Dopo ho pensato ‘cavolo, ero uno dei 70mila e adesso sono uno dei ventidue. Ovviamente mi faceva effetto, poi è passato tutto quando è iniziata la partita”.
Infine aggiunge: “Il gol di Dimarco? Quante ne ho subite e quante me ne sono dette, di tutti i colori, ci mancherebbe altro. Anzi, non ci dormivo la notte. Io penso che è stato un cross sbagliato, ma ormai è andata. Perché tifo l’Inter? Perché mio padre era interista, tutta la famiglia è interista. Adesso siamo solo io, mia madre Roberta e mia sorella maggiore. Mia madre mi ha salvato la vita”, conclude il portiere.
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