Dejan Stankovic torna a parlare della Serie A e dell’Inter. L’ex Drago nerazzurro, oggi allenatore degli ungheresi del Ferencvaros, ha rilasciato alcune parole ai microfoni del Corriere dello Sport. Queste le sue parole:
“Se sto vivendo il momento migliore da allenatore? Il campionato e la Coppa in Serbia restano qualcosa di bellissimo per me. Senza dimenticare le partite in Europa League contro Milan e Rangers, queste partite hanno un posto speciale nel mio cuore. Oggi in Ungheria ho trovato una società con una storia molto importante alle spalle, insomma, qua non si scherza – dice Deki -. Sono molto felice di lavorare al Ferencvaros, una squadra molto organizzata e con un presidente splendido. Ritorno in Italia? In questo momento non ci penso, perché nella mia vita sono sempre stato un realista. Adesso voglio centrare tutti gli obiettivi che mi sono prefissato in Ungheria, poi chi vivrà vedrà. Accettare qualsiasi sfida non è mai stata una questione di paura, quindi se mi chiameranno dall’Italia dovrò farmi trovare pronto”.
Stankovic si sposta sull’Inter: “Quanti punti mancano per vincere il campionato? Prima di tutto andiamo con i piedi di piombo perché la strada è ancora lunga. A farsi prendere dall’entusiasmo non ci vuole niente, però non si può negare che l’Inter da lontano sia un carro armato. E’ una squadra senza punti deboli e ha una forte identità, una squadra con automatismi perfetti. Questa Inter fa paura, però a me viene da ridere perché la gente dimentica molto in fretta. Vi ricordate quante ne ha subite Simone Inzaghi? Un grande allenatore che è stato messo in discussione da tutti. E poi cosa ha fatto? Finale di Champions League, vinto coppe varie e ora sta al primo posto. Quanti allenatori riescono a fare qualcosa del genere? Purtroppo non tutti vengono esaltati nella maniera corretta. Scudetto? La Juve ha un vantaggio: zero coppe. Questo è un bene perché ha una settimana intera per preparare le partite e Allegri ne sta beneficiando”.
Corriere dello Sport