“Una situazione così bruttissima non si vedeva dai tempi di Calciopoli”, si legge sulle pagine di Ansa che riprende così alcune frasi durante le intercettazioni della Procura nei confronti dei dirigenti della Juve, con a capo Andrea Agnelli. Plusvalenze fittizie, falso in bilancio, un fatto grave per una società quotata in borsa, manovra di stipendi. Insomma, non poca roba, tant’è che il giorno dopo interviene la Uefa con un comunicato ufficiale. Si rischia molto grosso. E poi c’è Giampiero Mughini e il suo essere tifoso e basta. Durante il programma ‘Che c’è di nuovo‘ di Ilaria D’Amico a Rai 2, Mughini non si fa problemi a negare l’evidenza davanti a milioni di telespettatori e a inventare notizie false. Ecco alcune parole:
“In questo caso, come negli altri, non c’è niente di niente. Sarà nulla di fatto, ma siccome c’è la Juve di mezzo bisogna ingigantire le cose e trovare il carnefice. Un po’ come quella canagliata di Calciopoli ai danni della Juve”.
Ivan Zazzaroni prende le distanze: “No no, non sono d’accordo con Mughini. Non c’è nessuna canagliata nei confronti della Juve, questo è un altro discorso che lui tira fuori ma lasciamo perdere”.
Un utente su Twitter ha commentato: “Se parliamo delle plusvalenze, e la parole giusta è Etica, le accuse sicuramente cadranno. Il problema è un altro e ovviamente Mughini evita di commentarlo, si chiama taroccare i bilanci, un fatto grave che non bisogna considerarlo come aver pagato emolumenti a nero, questo si chiama evasione di tributi. Mughini fa semplicemente disinformazione e basta. Purtroppo la conduttrice del programma non fa presente a Mughini che la squadra che lui tifa è quotata in borsa. Cioè, un bel problema per loro perché qui non stiamo trattando le famose plusvalenze fittizie, parliamo di falso in bilancio relativo agli stipendi. Un barbaro coraggio da parte sua”.