Pecci dal nulla: “L’Inter dovrebbe giocare in quarta serie per i debiti che ha. Gli allenatori bravi? Motta e Conte”

Durante il premio nazionale Romano Fogli Classe e Lealtà Mondiali, Eraldo Pecci, ex giocatore e adesso opinionista di Rai Sport, ha parlato della Serie A e degli allenatori:

“Fiorentina e Torino? Quando è arrivato Italiano sembrava che avesse una carica che dovesse esplodere in qualche maniera, invece, malgrado qualche finale europea, l’ha un po’ persa. Mi sembra una squadra un po’ sgonfia, vediamo se riesce a rigonfiarsi e a fare il pieno. Invece sul centrocampo mi esprimerò più avanti. Italiano scelta giusta per il Bologna? Lo dirò a fine campionato, adesso non rispondo, perché le prime partite hanno un valore pari a zero. Ricordo che Allegri e Pioli erano partiti molto bene la scorsa stagione, poi sono stati allontanati dalle rispettive squadre. Parlare adesso sarebbe sciocco, è meglio farlo più avanti”.

Pecci continua: “Gli allenatori bravi? Mi piacciono tanto quelli bravi, tra cui Thiago Motta ed Antonio Conte. Il primo ha fatto spendere alla Juve la bellezza di 160 milioni di euro, invece il secondo ha fatto spendere a De Laurentiis 150 milioni di euro. Vedrete che qualcuno tra questi due che hanno comprato andranno bene. Invece il Torino di Vanoli lo vedo bene. E’ una squadra che arriva sempre nona, decima o undicesima, se quest’anno arriverà quinto tutti noi saremo contenti, però bisogna aspettare Natale per dare qualche giudizio. L’Inter? Dovrebbe giocare in quarta serie per i debiti che ha”, conclude l’ex giocatore con una battuta da quarta serie.

Ormai nessuno parla di calcio, di campo, di prestazioni e di cose che riguardano, appunto, il calcio. Tutti si inventano esperti di economia, consulenti finanziari ed economisti. Siamo difronte a dei guru che possono costruire dei modelli economici che massimizzano l’utilità dell’economia calcistica.

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