Josè Mourinho è soddisfatto del pareggio ma non degli arbitri. Il tecnico della Roma, però, ha puntato il dito contro l’arbitro Di Bello e il VAR Di Paolo. Queste le sue parole:
“Datemi due secondi, perché non voglio dire troppo. Ci sono squadre che giocano per vincere lo Scudetto, noi no. Ma abbiamo il diritto di giocare per vincere le partite. Oggi mi è sembrato che non avevamo questo diritto. Sentivo dire che il campionato si deciderà se un arbitro sbaglia contro le tre che giocano per lo Scudetto. Il campionato si decide anche se gli arbitri sbagliano a favore di quelle squadre. Oggi sembrava impossibile per noi vincere questa partita. Il signor Di Paolo, per non dire il signor Di Bello… in qualche momento ho provato vergogna per essere lì. Vi dico tre episodi: Zanoli era da giallo nel primo tempo e quindi da rosso nel secondo tempo. Il rigore non fischiato a Zaniolo, è rigore. Il portiere fa la parata ma dopo c’è contatto. Ma c’è molto di più e per me basta. Un po’ di rispetto, per noi che lavoriamo e anche per i tifosi. Noi vogliamo lottare per vincere le partite. Penso che questo diritto mi sia stato tolto”.
L’ESULTANZA
“L’esultanza dice che sembrava difficile uscire di qua con un risultato. Non perché la mia squadra ha giocato male, anzi, ma ho sempre avuto il feeling che non avremmo vinto. Ho festeggiato il pareggio, per quello che ho sentito e visto nello spogliatoio. La mia squadra è fantastica, dopo la partita di giovedì e di oggi, il campo sembrava l’Everest. Grande condizione fisica e mentale della Roma. Volevamo di più”, ha concluso Mourinho.