Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, ha parlato del match della Beneamata contro gli uomini di Gian Piero Gasperini. Queste le sue parole ai microfoni de La Gazzetta dello Sport esordendo proprio con l’esonero del tecnico atalantino dodici anni fa da parte dell’ex presidente interista:
“Certamente non sono pentito di averlo esonerato, anche se nella vita capita spesso di avere degli incontri che non danno i risultati sperati. Quello è stato un caso di questo tipo di incontri, insomma. Però mi è dispiaciuto che il tecnico Gasperini non abbia dimostrato di essere similmente bravo anche da noi all’Inter. La difesa a tre causa dell’esonero? Non direi, il problema è che non ha mai vinto una partita fino a quando è andato via. Non credo che di fronte a risultati del genere ci sia molto da pensare, invece parlare di moduli lascia il tempo che trova”.
Moratti si sposta sulla partita degli uomini di Simone Inzaghi a Bergamo: “Questo match arriva nel momento giusto per entrambe le squadre: penso che una delle due dovrà perdere questo piccolo record difensivo. E’ inutile nascondersi dietro a un dito, l’Inter sulla carta è più forte dell’Atalanta, ma questa, però, è una partita sempre particolare e difficile. E’ anche bellissima per la qualità dei giocatori in campo. Lautaro o Scamacca? Per me l’argentino viaggia su un alto livello, direi altissimo. Lautaro non ha bisogno di conferme o di comparazioni con altri centravanti. Quello che Scamacca sta facendo a Bergamo mi piace, ovviamente è sempre bello anche per la Nazionale. La difesa? L’anno scorso era un reparto già completo, invece ora con Pavard è super, perché il ragazzo da una grande sicurezza ed ha l’abitudine di giocare anche le partite internazionali”.
La Gazzetta dello Sport