Non sia mai parlare di calcio nei programmi di calcio. Parliamo di complotti, favori, arbitri e aria fritta, ma mai di calcio. A noi non ci va proprio di parlare di una squadra che sta dominando il campionato in lungo e in largo, di una squadra che regala spettacolo nonostante i fiumi d’odio ogni fine partita. Macché, è meglio parlare del gol regolarissimo di Federico Dimarco spacciato come irregolare. Lo fa Massimo Mauro in diretta nazionale su Italia 1 durante il programma Pressing:
“Il guardalinee non alza la bandierina perché nessuno gli dice nulla – esordisce Mauro che parla come se fosse presente in sala VAR e sa cosa fosse successo e cosa si sono detti -. Il VAR gli doveva dire cosa fare e questa non è la prima volta e nemmeno l’ultima in cui il VAR dice senza che noi sapessimo nulla. Ma cos’è, uno scherzo? Lui guarda la linea ma non può guardare il lancio. Per me questa è una vergogna perché è stata considerata un’altra azione, lo dico da ex calciatore e da amante del calcio. Il giocatore dell’Empoli rinvia in un’azione pressante, ma non ha alzato la testa o ha stoppato, ha semplicemente rinviato senza fare nessuna giocata. Cosa frega a me del regolamento se c’è il giocatore con la testa bassa che butta via la palla? E’ una follia se il regolamento non permette di intervenire su un gol in cui c’è un fuorigioco”.
Insomma, la solita pochezza che viene raccontata da chi deve svolgere un lavoro equilibrato, imparziale e senza riempire d’odio i cuori dei telespettatori. La solita pochezza che va avanti in un paese che non cerca mai di migliorare, un paese che vive solo di dubbi, complotti, cose strane e terrapiattismo.