Beppe Marotta è protagonista dello spazio Vi racconto l’Inter durante Milano Football Week. L’amministratore delegato dell’Inter ha parlato così ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:
“Derby? Il rimpianto di non aver segnato il terzo gol ci sta, ma la cosa più importante è la prestazione della squadra e devo dire che ha convinto tutto. E’ logico che un 2-0 è diverso da 3-0, però un risultato così come nell’andata non lo avrei mai immaginato. Inzaghi? Tantissimi meriti, come nel caso negato un tecnico viene messo sempre in discussione in mezzo a tante critiche. All’Inter abbiamo la cultura di dare sempre il massimo e Inzaghi in questo caso ha saputo superare momenti di forti critiche, direi esagerate. Anche se sappiamo che chi vive nello sport dovrà convivere con questa realtà. Il rendimento in campionato? Si tratta di una stagione atipica, con un Mondiale a metà stagione”.
SKRINIAR
“Di lui vorrei parlare a stagione finita. E’ un caso che sicuramente poteva risolversi in modo migliore, ma come ho detto prima vorrei parlarne dopo per tutelare il club. Se potrà recuperare per la finale di stagione? E’ una domanda che riguarda l’allenatore. Il valore di Skriniar non si discute, però non si allena da due mesi, quindi sarebbe una grossa difficoltà a livello agonistico. Comunque deciderà Simone Inzaghi. Se ci rimproveriamo qualcosa come società? Ripeto ancora una volta, vorrei parlarne a fine stagione. Quello che posso dire è che c’è tanta amarezza”.
INTER
“Ho ancora altre due stagioni all’Inter, dopo dipenderà da tanti fattori. All’Inter mi sento molto bene e se posso andare avanti sarà un grande piacere. Quello che sarà il futuro non saprei, io penso sempre al presente, a martedì. Voglio sottolineare che all’Inter mi sento realizzato, per me è il massimo”.
DYBALA
“Con Paulo ho un rapporto d’affetto. Era un ragazzino quando lo prendemmo dal Palermo, è una persona d’oro e ogni dirigente che lo ha avuto lo vorrebbe con sé. Però le logiche tecnico-tattiche non vanno a pari passo con il sentimento di un dirigente. All’Inter non c’era modo di inserirlo perché abbiamo già quattro centravanti, ha fatto bene a scegliere la Roma”, ha concluso Marotta.
La Gazzetta dello Sport