Giuseppe Marotta ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. L’amministratore delegato dell’Inter ha toccato alcuni temi tra cui lo scudetto, l’addio di Milan Skriniar e Romelu Lukaku all’Inter e il mercato di gennaio. Queste le sue parole:
“Ci siamo bilanciati sullo scudetto? Non mi piace l’eccesso di prudenza e di umiltà. Se sei in un club come l’Inter devi avere delle ambizioni, l’asticella deve essere alta, non puoi mica nasconderti dietro a un dito. Noi ci dobbiamo credere, senza dire che ‘siamo i migliori’, altrimenti saremmo arroganti. Ovviamente ci sentiamo forti e abbiamo una grande considerazione di noi stessi, questo è anche frutto dei risultati in Europa durante la scorsa stagione. E poi sappiamo quanto i tifosi tengono a questo scudetto, che coincide con la seconda stella”.
Marotta cambia argomento: “Lukaku? Lui è il passato, anzi, non c’è un componente in società che pensi a lui, ma proprio nessuno. Io da uomo di calcio metto in preventivo tutte le dinamiche, anche perché non mi è successo solo una volta. Se sto parlando di Skriniar? Lui ha fatto finta di rinnovare con l’Inter, e invece pensava ad altro. Sia per lui che per l’attaccante belga ho provato un forte sentimento di delusione. Loro pensavano che non firmando con l’Inter andassero contro la dirigenza, invece così facendo vai contro la storia e il valore del club. Loro hanno fatto un torto all’Inter, non alla gente. Per me rimangono due grandi delusioni. Taremi a gennaio? Non credo, però noi siamo l’Inter e siamo sempre attenti a determinate situazioni. Voglio sottolineare un concetto importante: prima i calciatori erano restii ad accettare l’Inter, invece adesso in tanti vogliono venire da noi. Infatti, in estate abbiamo dovuto dire tanti no. L’esempio sono Pavard, Sommer e Thuram, ci hanno scelto più che volentieri, significa che siamo considerati credibili”, conclude.