Sui social partono le proteste dei tifosi avversari contro l’arbitro di Inter-Udinese Federico Dionisi. Il motivo? Secondo loro il fischietto aquilano ha favorito gli uomini di Simone Inzaghi. Troppe accuse ridicole sui social: “Il sistema ha deciso di far segnare un gol a quel cadavere con il numero 90”. Si continua: “L’arbitro ha visto e deciso in campo perché richiamare il VAR? Dumfries appena sfiorato e urla come se gli avessero tagliato la gamba, questi vogliono aiutare i mer**zzurri”.
I post sono infiniti, le polemiche piuttosto ridicole e sterili. Negare l’evidenza è veramente qualcosa che va oltre ogni limite della decenza. Chiamare “aiuto” un rigore così evidente, tra l’altro neanche fischiato dall’arbitro ma corretto dal VAR, è davvero vile. Ma non finisce qui, perché tutto si infiamma quando il rigore è stato ripetuto: “Sono convinto che se non avesse segnato per la seconda volta l’avrebbero fatto ripetere per la terza volta. E’ evidente che vogliono aiutare l’Inter dal momento che diventa così pignoli. Quanti rigori sono stati ripetuti? Quasi zero ma loro possono”.
Peccato che quando si è molto occupati con i complotti si fa fatica a vedere la realtà e togliere le tende del tifo sfrenato. Il rigore non è stato ripetuto perché “il sistema ha deciso di far segnare Lukaku”, ma bensì perché Adam Masina si dimentica delle regole e si butta nell’area di rigore come se nulla fosse. Dagli screen si vede chiaramente che entra in area prima che Lukaku calci il pallone e tra l’altro è proprio il laterale dell’Udinese ad accompagnare il pallone verso il calcio d’angolo. Rigore da ripetere, spiaze.