Simone Inzaghi si è presentato in conferenza stampa per commentare il match della sua Inter contro il Porto. Queste le sue parole:
“Sono orgoglioso di questo gruppo, insieme abbiamo fatto qualcosa di storico e che mancava da molto tempo, tra mille difficoltà e con un avversario forte come il Porto. Adesso devo gustarmi la serata con i ragazzi e poi pensare subito alla partita di campionato. Un passaggio di turno di cui l’Inter aveva bisogno, tutti i nostri tifosi, tutti noi”.
FATTORE MENTALE
“Voglio sottolineare che sono stato chiamato per riportare l’Inter agli ottavi e l’ho fatto. L’ho fatto l’anno scorso, l’ho fatto anche quest’anno. A questo aggiungiamo il quarto di finale appena raggiunto e i tre trofei vinti. Le sconfitte purtroppo possono capitare, anche se ce ne sono state di troppo, ma siamo ancora secondi in campionato. Quindi non ho nessuna rivincita da prendermi, non è il momento di parlare, non lo farò adesso ma a fine stagione. Io parlo solo del mio percorso all’Inter e so che negli ultimi dodici anni questa squadra ha vinto uno scudetto che gli ha causato un bel po’ di problemi economici. Io invece in diciotto mesi ho vinto tre trofei, ma ripeto, parlerò di questo quando sarà il momento giusto perché lo devo a me e alla mia famiglia”.
SQUADRA
“Per quanto riguarda la partita contro il Porto, abbiamo sofferto gli ultimi minuti e basta. Ho avuto qualche problema con i miei calciatori e qualcuno poteva anche uscire in anticipo. Abbiamo tenuto duro contro una squadra di qualità, qui i club italiani hanno sempre perso. Questa qualificazione è più che meritata, è bastato solo il gol di Lukaku e siamo felici così. Adesso pensiamo alla partita con la Juve perché vale tanto per tutti noi”, ha concluso Inzaghi.