Nello sport, come nella vita, esistono le categorie: saper vincere. Invece saper perdere è abbastanza difficile per l’altra parte del Naviglio, insomma, è utopia pura. Dopo la vittoria e la conquista della seconda stella proprio nel derby di Milano, i ‘signori’ del Milan, non solo non hanno digerito la seconda stella a casa propria, ma neanche il sesto derby consecutivo perso contro l’Inter. Quindi per pura frustrazione dopo il fischio finale parte la musica tecno a palla in quel di San Siro, peccato che non c’era musica tecno che teneva in una festa del genere. Invece dal lato nerazzurro ci si comporta diversamente: chiedete ad Hakan Calhanoglu e Nicolò Barella.
E’ proprio così, perché durante i festeggiamenti sotto il cielo di Milano sono partiti alcuni cori spiacevoli nei confronti di Theo Hernandez (pessima la sua scena nei minuti finali del derby, ma per questo bisogna distinguersi da chi non sa perdere): “Theo Hernandez figlio di p….”, il coro di alcuni tifosi interisti. Però Barella e Calhanoglu non sono d’accordo con questo atteggiamento e reagiscono subito, invitando tutti a interrompere il coro con tanto di segno ‘no ragazzi’ con le dita.
Ecco, appunto, nella vita, come nello sport, esistono le categorie.