Clamoroso a Pressing, Mauro contro tutti: “Pairetto non fa nessun errore grave”

Su Pressing si è parlato del nulla totale, ovvero di un fantomatico errore di Luca Pairetto in Monza-Inter. Protagonisti del dibattito Massimo Mauro, Riccardo Trevisani, Fabrizio Biasin, Ivan Zazzaroni, Alessio Tacchinardi e Graziano Cesari. Il primo a prendere la parola è stato l’ex arbitro che non condivide la scelta del direttore di gara:

“Pairetto è stato molto frettoloso nel fischiare fallo e lo fa nel momento in cui il pallone arriva a Pessina che ha tutto lo spazio per andare a concludere davanti al portiere dell’Inter. Devo dire che questa norma del vantaggio è stata mangiata da Pairetto”. 

Zazzaroni gli fa da eco: “L’arbitro fa una scelta sbagliata, doveva aspettare dove sarebbe finito il pallone. Dimarco non sarebbe mai arrivato”.

Si unisce anche Tacchinardi: “Dimarco non sarebbe mai arrivato al pallone. L’arbitro che vede arrivare i giocatori del Monza e sembra che chiede quasi scusa. Se ne rende conto che ha sbagliato”.

Anche Biasin: “E’ un errore dell’arbitro e se fosse capitato all’Inter mi sarei sicuramente arrabbiato perché il Monza ha avuto un’occasione importante. Torno a ripetere che l’arbitro ha sicuramente sbagliato, però non lo reputerei come un caso Serra un paio di stagioni fa contro il Milan”.

Poi Trevisani: “Ma perché fischia? Non capirò mai questa cosa di fischiare subito. Ricordo un caso con Orsato che non fischia in Juve-Roma, poi da il vantaggio poi fischia. Perché questa fretta di fischiare se ci sono le telecamere e poi andare a vedere al VAR? Non capisco questa insicurezza che viene trasmessa”.

Infine Massimo Mauro, tra l’altro il più lucido che analizza il caso in modo diverso: “Tutti a dire che è un grave errore, ma io questo grave errore non lo vedo affatto. Un conto se il giocatore del Monza avesse fatto un passaggio, allora si che posso considerare la decisione dell’arbitro sciocca. Anzi, gli dovrebbero dire di non arbitrare più, ma qui non c’è nessun errore grave per il semplice motivo che durante la giocata c’è un rimpallo evidente. L’arbitro si deve tutelare in quel momento, non deve basarsi sui sentimenti o cosa succederà dopo, perché su un rimpallo non sai cosa succede, inoltre la palla non va da Pessina e Dimarco si ferma perché sente il fischio. Capisco questa norma del vantaggio, ma un arbitro non può mica aspettare dieci secondi e pensare se la palla va o non va da un giocatore del Monza”, ha detto Mauro.

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