Direttamente dagli studi de La Domenica Sportiva, Daniele Adani ha commentato così il pareggio a San Siro tra Inter e Juve:
“Le letture secondo me sono state un po’ superficiali ed è abbastanza palese che l’attenzione cala. Confermarsi è più difficile che affermarsi e questa Inter ci sta mettendo del suo onestamente. Una squadra applicata che rivendica lo status di miglior club del campionato italiano ha un altro approccio, ovvero che oggi non fa rimontare la Juve. Ci sono tante colpe che producono di conseguenza errori. Questa è una squadra che in Champions League si fa valere, che contro il City a Manchester fa la sua partita. Sbaglia qualcosa si, ma rimane sempre una squadra forte. Rimane il fatto che se cala un attimo e Antonio Conte sente l’odore del sangue, non perdona di certo”.
Adani continua: “Hakan Calhanoglu è un giocatore importante, ma in questa rosa così forte, non sposta così tanto gli equilibri. Lui è importante come lo è Nicolò Barella, Marcus Thuram, Lautaro Martinez o Federico Dimarco, tutti questi erano dentro contro la squadra più giovane della Serie A. L’Inter poteva fare sia il 5-2, ma anche il 6-2, la partita è stata fatta, però rimangono degli errori che vanno riportati al collettivo. Posso venire incontro sul concetto dell’assenza del turco in generale, ma non di certo contro la Juve a San Siro, perché i bianconeri hanno messo dentro Savona e Mbangula. Quindi non è che serve per forza Calhanoglu per controllarla. Se l’Inter ha prodotto senza Calhanoglu, significa che è forte anche senza di lui. Possiamo analizzare gli errori, questo si, ma secondo me gli errori della Juve sono peggiori”.
La Domenica Sportiva